rotate-mobile
Manifesti classisti / Salario / Corso Trieste

Ciao Povery, l’immobiliare di lusso si difende: “Nessuna offesa”. Chiesta rimozione della pubblicità 

Dopo la rivolta social l'agenzia che tratta immobili e uffici di pregio dice la sua: "Non ci permettiamo di offendere chi non ha dimora, squallido anche solo pensarlo". Il consigliere comunale Corbucci (Pd): "Manifesti da rimuovere"

“Quando la riccanza chiama, noi rispondiamo”. Così l’agenzia immobiliare di lusso che ha tappezzato le strade di Roma nord con manifesti dai messaggi dal tono classista ha presentato sui social la campagna pubblicitaria che tanto sta facendo discutere. ‘Ciao Povery’, ‘Solo per chi ha i domestici’ e poi ancora ‘Per diventare di Roma nord’ si legge sui cartelloni con sfondo, non a caso, dorato. 

La rivolta social contro la pubblicità classista

Nei giorni scorsi la rivolta social con centinaia di utenti a lasciare commenti critici nei confronti di quel claim pensato per essere ironico e provocatorio ma percepito da molti come snob e discriminatorio. “Oltraggioso e immorale” per l’assessore al Decoro del II Municipio, Rino Fabiano, il primo a chiedere la rimozione dei manifesti affissi ai Parioli, Prati e quartiere Trieste. 

L’agenzia del Ciao Povery si difende: “Nessuna offesa”

L’agenzia che tratta immobili e uffici di pregio finita nell’occhio del ciclone prova a difendersi e affida la sua replica alla bacheca di Facebook. “La nostra intenzione non è quella di denigrare o peggio ancora discriminare. Stiamo parlando ad un mercato, quello degli immobili di lusso, che è elitario per definizione. Quindi ogni attacco semplicistico in stile ‘state offendendo i poveri’ è infondato e anche fuori luogo. Lo dimostra l’espressione ‘Ciao Povery’ volutamente con la ‘Y, famosa proprio per essere esageratamente illusoria di una ricchezza a volte vera, a volte ostentata, a volte inesistente. Abbinare questa frase a chi è meno fortunato è pretestuoso e insensato. Proprio come è insensato prendersela con chi invece può permettersi di accedere al mercato del lusso. Siamo un’azienda leader nel settore dell’intermediazione immobiliare a Roma e trattiamo case, uffici e immobili di pregio da anni, ma non per questo ci permettiamo di offendere chi non può permettersi una dimora. È squallido anche solo pensarlo”. 

Ciao Povery, chiesta la rimozione dei manifesti

Ma gli utenti del web non perdonano. “Un bel tacer non fu mai scritto” - commenta laconico Simone. C’è chi suggerisce all’agenzia di fare un semplice mea culpa e chi, come Federica, trova la “giustificazione più triste della pubblicità”. 

Intanto dopo la richiesta dell’assessore Fabiano di eliminare quei manifesti giudicati offensivi, “inaccettabili per una città inclusiva e solidale”, anche il consigliere comunale del Pd, Riccardo Corbucci è intervenuto sul tema. 

“Pensare di ironizzare sulle difficoltà di chi ha meno per trarne un beneficio pubblicitario e di conseguenza economico non è una trovata originale e nemmeno provocatoria. È semplicemente un modo per farsi pubblicità, anche usando lo sdegno che questi messaggi classisti suscitano nelle persone. Mi adopererò - ha assicurato il presidente della Commissione Roma Capitale, Statuto e Innovazione - perché questi manifesti vengano rimossi al più presto”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ciao Povery, l’immobiliare di lusso si difende: “Nessuna offesa”. Chiesta rimozione della pubblicità 

RomaToday è in caricamento