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No Vax: organizzavano via chat violenze per la manifestazione di Roma, perquisizioni in tutta Italia

Otto i decreti di perquisizione. Sulla chat Telegram "I guerrieri" pianificate azioni violente contro obiettivi istituzionali

Azioni violente da realizzare anche con l'uso di armi ed esplosivi fai da te in occasione della manifestazione in programma nella Capitale sabato e domenica prossimi. Il tutto organizzato in un gruppo Telagram chiamato "I guerrieri". Alcuni dei membri attivi della chat si sono trovati all'alba di stamattina fuori la porta la Polizia di Stato che ha dato esecuzione ad 8 decreti di perquisizione che hanno interessato Milano e le province di  Roma, Venezia, Padova, Bergamo e Reggio Emilia al termine di una attività coordindata dalla Procura del capoluogo lombardo. 

Dall'analisi dei messaggi pubblicati sulla chat dei "Guerrieri" è emerso che gli indagati - uno dei quali titolare di porto d'arma e già noto alle Forze dell'Ordine per la sua vicinanza al separatismo veneto - oltre all'intenzione di partecipare in massa alla manifestazione di protesta in programma nella Capitale il prossimo sabato, incitavano gli altri membri del gruppo a realizzare azioni violente nelle rispettive Province di residenza, contro non meglio precisati "obiettivi istituzionali" o approfittando della visita di esponenti dell'Esecutivo, come quella - poi annullata - prevista a Padova lo scorso 2 settembre da parte dell'On. Speranza. Inoltre, il prosieguo dell'attività investigativa ha consentito di riscontrare l'effettiva intenzione di alcuni membri del gruppo di realizzare una "riunione preparatoria" in vista dell'appuntamento romano e di approvvigionarsi di armi bianche da utilizzare in quell'occasione.

I Guerrieri di Telegram 

Gli indagati figurano membri attivi di un gruppo Telegram chiamato 'I guerrieri' "nel quale vengono progettate azioni violente da realizzare - anche con l'uso di armi ed esplosivi fai da te - in occasione delle manifestazioni 'no green pass' organizzate su tutto il territorio nazionale", segnala una nota, "in particolare quella in programma nella Capitale per le giornate dell'11 e 12 settembre prossimi". 

L'indagine trae origine dalla costante attività di monitoraggio condotta dagli Uffici investigativi milanesi - su input della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione - Servizio per il Contrasto dell'Estremismo e del Terrorismo Interno e del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni - nei confronti dei numerosi gruppi di protesta attivi sul web contro le misure di contenimento adottate dall'Esecutivo per fronteggiare l'emergenza sanitaria da Covid-19. 

Controlli a Roma 

Attività di controllo volte al contrasto contro la violenza nelle manifestazioni di piazza che aveva già visto la Questura di Roma effettuare controlli e perquisizioni operati dalla Digos nella mattinata di lunedì 6 settembre che riguardarono le abitazioni di alcuni esponenti di Forza Nuova, tra cui il leader romano Giuliano Castellino. In quel caso gli investigatori trovarono fumogeni, una bandiera con asta rigida, passamontagna, bastoni e striscioni contro il green pass e la vaccinazione oltre a materiale apologetico di area di estrema destra, con gli investigatori a lavoro per comprendere si il materiale fosse destinato a manifestazione in programma a Roma contro il green pass e No Vax o in future proteste di piazza.

Perquisizioni in tutta Italia

Nella prima mattinata di oggi, la Polizia di Stato, al termine di un'attività investigativa coordinata dal capo della Sezione Distrettuale Antiterrorismo della Procura di Milano, Alberto Nobili e dal pm Piero Basilone, ha quindi dato esecuzione a 8 decreti di perquisizione delegata nei confronti di altrettanti soggetti indagati per istigazione a delinquere aggravata. Oltre al capoluogo lombardo, le perquisizioni - condotte dalla Digis e dalla Polizia Postale di Milano in collaborazione con gli omologhi Uffici territorialmente competenti - hanno interessato le Province di Roma, Venezia, Padova, Bergamo e Reggio Emilia. 

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