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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Certificato vaccinale nel Lazio, D'Amato: "Online già mezzo milione caricati. Pronti per la green pass"

L'assessore alla sanità vaccinale: "Il 15% ha già consultato il proprio attestato vaccinale che ha un sigillo digitale di garanzia"

Continua la campagna vaccinale nel Lazio e, stando ai numeri resi noti dall'assessore alla sanità regionale  Alessio D'Amato nel bollettino sul contagio dal Covid-19 del 17 aprile, "sono stati caricati circa mezzo milione di certificati vaccinali nel fascicolo sanitario elettronico per gli assistiti laziali che hanno completato il percorso vaccinale".

"Il 15% ha già consultato il proprio attestato vaccinale che ha un sigillo digitale di garanzia la cui autenticità è verificabile attraverso la 'app' Salute Lazio ed è disponibile anche in lingua inglese. Il Lazio è pronto per il green pass", secondo l'assessore alla Sanità e l'Integrazione Sociosanitaria della Regione.

Come funziona il certificato vaccinale nel Lazio

La Regione Lazio ha annunciato che l'anagrafe vaccinale rilascerà un fascicolo sanitario elettronico per ogni assistito che ha completato il ciclo vaccinale. L'attestato sarà dotato di sigillo digitale della Regione Lazio dove saranno riportati i dati anagrafici, la data di prima e seconda somministrazione, il tipo di vaccino somministrato, il codice aic e il lotto di produzione.

L'attestato sarà dotato di un qr code per verificarne l'autenticità attraverso l'app Salute Lazio, dove si potrà vedere l'avvenuta certificazione. Come spiegato già ad inizio marzo, sarà un certificato in doppia lingua, scaricabile dal proprio fascicolo sanitario.  

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A cosa servirà il green pass?

Ad oggi in tutte le Regioni italiane i vaccinati sono soggetti alle stesse restrizioni dei non vaccinati. Del resto, il ministro della Salute Speranza ha sottolineato già più volte che sul passaporto l'Italia seguirà l'Ue e che, ha ribadito qualche giorno fa, "il 'green pass' (così verrà definito in Europa) europeo connesso alle vaccinazioni è la strada giusta per ricominciare a viaggiare in sicurezza".

Che cosa prevede allora il "green pass" europeo? Thierry Breton, commissario Ue al mercato interno e capo della task force sui vaccini, ha spiegato che il "certificato" a livello europeo sarà sia in formato cartaceo che digitale, e indicherà "il tipo di vaccino ricevuto", "se sei stato portatore della malattia" e "se si hanno gli anticorpi". Inoltre sarà dotato di codice Qr, come quello che viene consegnato ai cittadini del Lazio.

A cosa servirà? Il certificato, che non sarà obbligatorio, potrebbe essere richiesto per prendere un aereo, partecipare a un "evento importante" o entrare in un luogo pubblico. Chi lo riceverà dunque potrà viaggiare con maggiore facilità e partecipare ad eventi che sono preclusi a chi non ha fatto il vaccino. Così almeno suggeriscono le parole di Breton. Ma ovviamente l'Ue non potrà decidere al posto dei singoli Stati quali restrizioni imporre a chi non è stato vaccinato e se prevedere o meno un doppio binario. 

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