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Venerdì, 29 Marzo 2024
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A Roma apre il centro antiviolenza dedicato a Sara di Pietrantonio

La ragazza romana di 22 anni fu uccisa dall'ex fidanzato nel maggio del 2016

Un centro antiviolenza all'università degli studi Roma Tre, intitolato a Sara Di Pietrantonio, la studentessa dell'ateneo assassinata nel 2016 dall'ex fidanzato. Ieri l'inaugurazione davanti ai genitori della giovane, Concetta Raccuia e Alberto Di Pietrantonio.  "Speriamo che questo Centro antiviolenza venga usato il meno possibile. Il mio è un augurio, ma purtroppo non mi sembra che oggi le cose siano cambiate", il commento di papà Alberto.

"Sicuramente ora ci sono più Centri antiviolenza come questo intitolato a Sara - ha proseguito il signor Alberto - ed è importante che vengano aperti nelle università dove ci sono i ragazzi e i giovani che rappresentano il futuro. È un cambiamento, anche se lento". L'iniziativa, promossa dalla Regione Lazio e dall'ente regionale per il siritto allo studio e alla conoscenza (Disco Lazio), si aggiunge alle inaugurazioni già svolte tra Roma, Cassino e Viterbo e rientra nel progetto che si propone di attivare presso ciascun polo universitario pubblico del Lazio un servizio specialistico, al fine di garantire concreto sostegno e supporto alle donne vittime di violenza fisica e psicologica.

Il parco dedicato alla memoria di Sara Di Pietrantonio

"È una giornata importante - ha aggiunto Concetta Raccuia, la mamma di Sara - è bello vedere realizzato questo progetto a cui tenevo tantissimo. Il fatto che all’interno dell’Università che Sara frequentava ci sia una struttura pronta ad aiutare le ragazze, ma anche i ragazzi, a fare in modo che non passino i tormenti che ha passato Sara, tormenti che nel suo caso sono purtroppo andati nella direzione più terribile, cioè nell'omicidio, per me è veramente molto positivo".

Dalla morte della giovane Sara, intanto, sono passati sei anni e mezzo "e in questo tempo ho faticato molto per partecipare ad eventi, andando contro a tutta la mia timidezza - ha confidato la signora Concetta alla Dire - ma questa è la realizzazione che, unendo le sinergie e le competenze di tanti individui, si possa realizzare qualcosa di concreto. Creare un Centro antiviolenza all’interno di una università, che rappresenta il seme della cultura, mi rincuora davvero tantissimo, mi dà tanta forza e speranza. È un passo veramente importante- ha concluso- spero che tutti se ne rendano conto". “Dopo Sapienza, Tuscia e Cassino, dunque, quello di Roma Tre è il quarto centro antiviolenza ad essere inaugurato.

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