rotate-mobile
Attualità

Morosi nei condomini romani, i fornitori hanno perso la pazienza: si rischiano distacchi più veloci

Gli aumenti dei costi dell'energia si sommano alle inadempienze storiche. Rispetto al passato c'è meno tolleranza. Aiac: "Chiediamo una legge per tutelare le famiglie"

I costi dei consumi di luce e gas aumentano vertiginosamente, di conseguenza gli amministratori di condominio sono costretti a chiedere sforzi extra e non è affatto raro che vengano non solo aumentate le rate, ma anche aggiunte di nuove per sopperire alle richieste delle aziende fornitrici. Il problema, però, è che non tutti ce la fanno e le morosità crescono. Come i rischi di distacco delle utenze per interi palazzi a Roma. 

Aumentano i costi dell'energia e le aziende fornitrici spingono per essere pagate

Subito dopo l'estate, con gli aumenti all'orizzonte, le associazioni degli amministratori di condominio avevano già lanciato l'allarme: +40% almeno di incremento e morosità alle stelle. Adesso le aziende fornitrici iniziano a "passare all'incasso". Giulio Paoloemilio, presidente provinciale Roma Aiac e gestore di circa 70 condomini nella Capitale, pone l'attenzione su un tema che sta a cuore a centinaia di migliaia di romani: i tempi e le modalità di distacco da parte dei fornitori.

Si riducono i tempi per i distacchi: "Adesso già dopo il 30° giorno"

"Dipende da azienda ad azienda - specifica a RomaToday - ma ormai tutti lo fanno in tempi più brevi. In media sono sempre stati dai 2 ai 3 mesi, ma adesso non è raro sapere di distacchi subito dopo i 30 giorni, massimo 60. E anche sui piani di rientro c'è meno tolleranza". A quanto pare chi fornisce luce e gas, pur permettendo la rateizzazione del debito, alla prima mensilità saltata annulla l'accordo e richiede l'estinzione immediata. E c'è chi, tra le aziende di fornitura del gas, chiede in anticipo i pagamenti su consumi previsti, basandosi sui numeri dell'anno precedente. Un salasso, di questi tempi, per più di un condominio. "Stiamo lavorando come Consulta degli Amministratori di condominio, dato che AIAC è membro, ad una proposta di legge che tuteli le famiglie e i condomini nei prossimi 12 mesi, tutelando chi paga sempre e ammettendo rateizzazioni più lunghe rispetto a quelle attuali". 

"Chi paga sempre non venga penalizzato come i morosi"

Come si legge in un contributo fornito dall'Abiconf (amministrazione beni immobili confcommercio) su Il Sole24Ore, quello che bisognerebbe fare "ora più che mai dare applicazione al criterio della parziarietà - sostengono - che regola le obbligazioni in condominio, specie se consistenti in obbligazioni contrattuali legittimamente assunte". In parole povere: se un condòmino ha sempre pagato, non può essere chiamato in causa per chi non paga e subire gli stessi identici disagi. "I creditori non possono agire nei confronti degli obbligati in regola con i pagamenti dicono -, se non dopo l'escussione degli altri condòmini". E soprattutto si vuole evitare il pignoramento. 

"Più di un collega è nei guai"

"Un amministratore che ha lavorato bene in questi ultimi due anni di pandemia - prosegue Giulio Paoloemilio - con i bilanci chiusi regolarmente, ha potuto fronteggiare meglio le difficoltà attuali. Soprattutto aumentando già le rate nel bilancio di previsione. In questi casi i distacchi non si rischiano. Ad oggi un amministratore non può non chiudere il bilancio e non applicare aumenti sul bilancio preventivo e soprattutto non può permettersi di non sollecitare i morosi". "Ho colleghi in grosse difficoltà - ammette Paoloemilio -. Stiamo notando, in questo periodo specifico in cui solitamente non vengono chiesti preventivi per cambio amministratore, che ci arrivano anche 2-3 richieste a settimana. Perché ci sono stati distacchi o rischi distacchi o perché non hanno presentato i bilanci e i condòmini vogliono cambiare. In previsione dell’anno prossimo questa cosa si accentuerà".

Distacchi acqua "meno frequenti"

Meno drammatica la situazione per quanto riguarda l'acqua: "Il rischio interruzione è meno frequente - conclude - rispetto a luce e gas. E' un'azienda ferma nella richiesta dei pagamenti ma, almeno in base a quello che posso vedere, più tollerante". Acea, a quanto sembra, prevede il 50% della morosità da far rientrare subito e il restante in almeno 8 rate. Un respiro più lungo per i palazzi di Roma, ma - è il caso di dirlo - solo una goccia nel mare.

Condexo, che si occupa di consulenza agli amministratori in tutta Roma, riscontra problematiche simili e aggiunge una chiave di lettura. "I fornitori se hanno le spalle larghe e non stanno accusando la crisi - spiega Marcella Maggiore, manager del supporto ai clienti - tendono ad essere più flessibili, in alcuni casi (molto rari per la verità) i tempi di tolleranza si sono allungati da 90 a 200 giorni. Ma quando invece le aziende sono più piccole e hanno maggiori difficoltà economiche, allora iniziano a sollecitare con più frequenza e ridurre le tempistiche per il saldo fattura. Prima erano 90 giorni, adesso si è ridotto tutto a 30 e iniziamo a vedere alcune interruzioni o riduzioni del servizio. A Garbatella c'è stata la chiusura dei contatori dell'acqua in uno stabile, per fortuna riaperti dopo il saldo parziale. Stessa cosa in un condominio di Roma sud". "Per quanto riguarda il gas - conclude Maggiore -, abbiamo in molti casi chiesto di ricevere preventivi per cambiare fornitura, ma non ci hanno mandato nulla perché non hanno la materia prima sufficiente per servire più condomini di quelli che già hanno sotto contratto".

La stangata nelle rate condominiali: il caro bollette peserà +40% per i romani

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Morosi nei condomini romani, i fornitori hanno perso la pazienza: si rischiano distacchi più veloci

RomaToday è in caricamento