Caos scuole, mancano gli insegnanti e la didattica si blocca: "Situazione insostenibile"
Allarme di Rusconi e Costarelli dell'Anp Lazio e Roma. Da settimane i sindacati riferiscono di grosse problematiche sulle graduatorie da parte dei precari coinvolti
"Le scuole non riescono a garantire né l'orario scolastico curricolare, né le attività di insegnamento". Rischio caos negli istituti scolastici di Roma, a lanciare l'allarme sono Cristina Costarelli e Mario Rusconi, presidenti dell'Associazione Nazionale Presidi di Lazio e Roma.
"La situazione ormai è insostenibile - scrivono in una comunicazione inviata al direttore dell'Ufficio Scolastico Regionale, Rocco Pinneri - le convocazioni da graduatorie di istituto vanno pressochè deserte. Il dissenso da parte delle famiglie e degli studenti, per i diritti lesi, è legittimo. Nel frattempo i media raccontano un quadro sereno, con tutti i docenti in classe, ma ciò non corrisponde con la realtà e i dirigenti scolastici vengono additati come principali responsabili dall'opinione pubblica. "Chiediamo con urgenza di trovare una rapida soluzione - concludono Costarelli e Rusconi - e di avere notizie certe sulle tempistiche previste per la conclusione delle nomine da graduatorie provinciali".
Cosa sta succedendo
Numerose le segnalazioni di errori da parte dell'algoritmo che quest'anno è stato deciso per l'assegnazione delle supplenze a Roma e provincia. Per il 2021/2022 il Ministero dell'Economia e delle Finanze aveva autorizzato la copertura di 112.000 posti sul territorio nazionale, nello specifico a Roma e provincia parliamo di 392 nella scuola d'Infanzia, 2.320 nella Primaria, 2.851 nella Secondaria di I Grado, 2.633 nella Secondaria di II grado.
“Tra graduatorie non pubblicate e Gps (Graduatorie provinciali per le supplenze) zeppe di errori provocati dall’algoritmo - dichiarava prima dell'inizio della scuola il sindacato Gilda insegnanti - , sulla copertura dei 112mila posti autorizzati dal Mef, il ministero dell’Istruzione ha fallito. Anche quest’anno dovremo fare i conti con l’ormai patologica supplentite che affligge la scuola italiana e con il suo pesante effetto collaterale sulla continuità didattica”.
“A ciò - prosegue il sindacato - si aggiungono gli errori provocati dall’algoritmo utilizzato per le Gps, che stanno costringendo molte province alla correzione manuale. I responsi sono spesso sbagliati perché il sistema non è riuscito a gestire tutti gli aspetti e le problematiche connesse alla formulazione delle graduatorie. In alcuni casi per esempio, è stata data precedenza alla scelta delle scuole rispetto a chi, con più punti, aveva scelto il comune".