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Strade, a Roma est per le buche arriva Raptor: "Manutenzione sarà più efficiente"

E' la nuova apparecchiatura testata dall'assessorato ai Lavori pubblici. Il 12 e 13 luglio verrà sperimentata in via Prenestina e sulla Tangenziale est

Alle buche di Roma ci pensa Raptor. Che non è un super eroe o un dinosauro estinto di Jurassic Park, ma un apparecchio di ultima generazione per monitorare le condizioni delle arterie cittadine. Quindi, più che pensare direttamente alle buche, serve a suggerire come intervenire per tapparle in maniera efficiente. E' l'ultima trovata dell'assessorato ai Lavori pubblici. Dopo il sigillante nei municipi sotto elezioni, un asfalto "magico" (con qualche delusione rispetto alle attese) steso per evitare che le prime crepe diventino presto buche, poi voragini, arriva Raptor. E verrà sperimentato, oggi e domani venerdì 13 luglio, nella zona di Roma est. Di cosa si tratta? 

Tanto per cominciare il prodotto ha un ottimo curriculum. Studiato e realizzato dalla Dynatest in collaborazione con l'Università di Pisa e l'Università tecnica della Danimarca, con la supervisione delle città di Firenze e Copenhagen. Ma oltre ai titoli "accademici" dovrebbe anche essere altamente performante. In soldoni, è un'apparecchiatura che acquisisce in maniera continua le caratteristiche, strutturali e funzionali della pavimentazione stradale. E che in base ai dati rilevati rende possibile programmare e progettare gli interventi di manutenzione, incrementando sicurezza delle strade, efficienza degli investimenti e ottimizzazione delle risorse disponibili.

"La macchina - spiegano dal Campidoglio - è in grado anche di analizzare la rete stradale muovendosi alla velocità del traffico ed effettuando screening senza la necessità di chiudere i tratti interessati, di conseguenza senza disturbo alla circolazione". La campagna di rilievo su via Prenestina e Tangenziale est metterà a disposizione dei tecnici del dipartimento Simu (Lavori pubblici) dati e analisi per la pianificazione dei cantieri necessari alla manutenzione. 

"L'approccio di nuove tecnologie in un dipartimento come quello delle Infrastrutture è il primo passo obbligato se si vuole davvero cambiare il volto della città in maniera incisiva - ha dichiarato l'assessore ai Lavori pubblici Margherita Gatta.  Noi amministratori abbiamo l'obbligo di far recuperare a Roma il gap di molti anni di immobilismo e ci stiamo impegnando, in ogni settore, nella ricerca e nell'applicazione di metodologie all'avanguardia". 

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