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Buche, il Campidoglio accelera: radar e laser scanner per controllare lo stato dell'asfalto

E' partito il servizio di sorveglianza e monitoraggio delle arterie capitoline con nuove tecnologie avanzate. Un bando triennale da 8 milioni di euro

Programmare e prevenire. E' la vera sfida del Campidoglio sulla manutenzione delle strade romane, martoriate ormai si sa da buche, dossi e crepe che mettono a repentaglio la sicurezza di automobilisti e centauri, oltre a pesare sulle casse comunali con le cause di risarcimento di chi, nella migliore delle ipotesi, è stato costretto a ricorrere al gommista. 

Dopo tre anni di ritardi e l'aggiudicazione, finalmente, dell'appalto triennale europeo - 12 lotti da 78 milioni di euro - è partito in questi giorni il servizio per la sorveglianza e il monitoraggio delle strade di Grande Viabilità, quelle di competenza del dipartimento Simu (800 chilometri, gli altri 4700 sono di competenza municipale). Oltre a ponti, viadotti, gallerie e sottovie. Un bando triennale da 8 milioni di euro. Come funzionerà? 

Squadre di tecnici sorveglieranno, appunto, e monitoreranno lo stato di salute dell'asfalto, con tecnologie ultra avanzate. Radar e laser scanner per restituire un modello 3d e dei videoendoscopi per effettuare ispezioni sotto le murature e le cavità. Batteranno tutte le strade comunali, specie le principali arteria del traffico cittadino, via Prenestina, via Cassia, via Laurentina, via Colombo. Dal dipartimento Lavori pubblici fanno sapere che gli operai stanno già lavorando.   

"Questo servizio prevede per la prima volta l’utilizzo di strumenti all'avanguardia per rilevare lo stato di ammaloramento delle strade di grande viabilità - commenta a RomaToday l'assessore ai Lavori pubblici Margherita Gatta -  continuiamo quindi a lavorare e a intervenire per migliorare la manutenzione di tutta la grande viabilità di Roma"

Già, perché la prima metà di mandato per la sindaca Raggi è stata disastrosa sul fronte strade. Il maltempo nei mesi invernali, e alcuni episodi meteorologici straordinari, hanno messo il carico da novanta su strade già fragili. I cittadini sono arrivati a ricoprire le buche da soli, armati di guanti, pala e cemento. E i vigili a piantonarle ore per scongiurare incidenti, in attesa delle squadre per le riparazioni. 

Un quadro d'emergenza tra i più difficili da affrontare per la sindaca Raggi, chiamata ora a cambiare passo. Troppi gli incidenti stradali (14 al giorno con la moto secondo uno studio dell'Aci) e le cause intentate contro il Comune. Il primo risarcimento è arrivato a gennaio, 760 euro a un automobilista, rappresentato dal Codacons, per una gomma squarciata. A far discutere il contenuto della memoria difensiva di palazzo Senatorio: "La presenza di irregolarità non costituisce un evento straordinario e, dunque, deve essere tenuta ben presente dagli utenti della strada". 

Come a dire, le buche ci sono, bisogna stare attenti. E tale è la consapevolezza che la sindaca ha chiesto aiuto al Governo centrale per la manutenzione ordinaria e straordinaria. Nella manovra di bilancio sono stati stanziati 60 milioni per le buche di Roma. E le stesse gare saranno gestite a livello centrale. Insieme alla possibilità che, in via eccezionale, ci pensi addirittura l'esercito. 

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