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‘Un anno di guerra. Ora basta’, al Pantheon il sit in di giovani bendati. Tra loro anche Alemanno

A organizzare la fiaccolata il comitato ‘Fermare la guerra’ e l’associazione ‘Magnitudo’

Una benda rossa sugli occhi e uno striscione per dire ‘Non vogliamo essere ciechi di fronte ai pericoli di questa guerra’. Questo l’obiettivo della fiaccolata e del sit in che si sono svolti nel pomeriggio di venerdì, in piazza della Rotonda, al Pantheon. L’appuntamento è stato promosso dal comitato fermare la guerra e dall’associazione Magnitudo. Tra loro anche l’ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno. 

L’evento è stato organizzato in occasione dell’anniversario dell’invasione dell’Ucraina. Davanti ad uno striscione con la scritta “Un anno di guerra, ora basta!” un gruppo di giovani ha manifestato seduti a terra e con gli occhi bendati da fasce rosse. Una denuncia nei confronti di chi, in Italia e in Europa, non vuol vedere la cause e le conseguenze di questo conflitto e nasconde all’opinione pubblica le soluzioni ancora possibili che possono portare verso il negoziato e la pace.  

“È passato un anno dall’invasione russa dell’Ucraina, sono morte più di 100.000 persone tra vittime innocenti e militari dei due schieramenti, ma continuiamo ad assistere ad un’assurda escalation del conflitto con armamenti sempre più pericolosi. Ogni giorno aumenta il rischio che lo scontro degeneri verso una guerra globale e nucleare. Eppure, tutti i centri di potere restano ciechi di fronte alle cause vere di questa guerra, dei pericoli immensi di una sua possibile degenerazione e soprattutto ciechi di fronte alla possibilità, ancora vera e concreta, di poterla interrompere con un la ricerca di un serio percorso negoziale” ha detto Gianni Alemanno, portavoce del Comitato Fermare la guerra, che ha partecipato alla manifestazione insieme al Presidente del Comitato, Massimo Arlechino, e al responsabile dell’Associazione Magnitudo, Nicola Colosimo.

L’ex sindaco di Roma ha poi aggiunto: “Noi diciamo ‘Ora basta!’ non come uno slogan retorico ma perché siamo convinti che questo sia il momento per chiedere un immediato cessate il fuoco, prima che sul teatro bellico arrivino nuovi carri armati e aerei da combattimento e prima che la Russia scateni la sua ulteriore offensiva”. Infine: “Chiediamo al Governo italiano di ascoltare la maggioranza del popolo italiano che è decisamente contrario all’invio di armi e di farsi finalmente promotore di una iniziativa di negoziato e di pace. Vogliamo essere partecipi di tutte le manifestazioni di ogni colore politico, che in questi giorni in ogni parte d’Italia stanno facendo sentire la voce del popolo italiano per fermare questa guerra”. 

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