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Attualità Casal de Pazzi / Viale Kant

Barriere acchiappa rifiuti: ecco come funzionano le "dighe" sistemate sui fiumi

E' stata inaugurata la seconda barriera che consentirà all'Aniene, dopo il Tevere, di essere un fiume plastic free: ecco com'è fatta

Il primo progetto nel Lazio è partito nell’ottobre del 2019. Doveva durate pochi mesi invece, considerando i risultati ottenuti, la Regione ha deciso di stabilizzarlo. E di raddoppiare gli investimenti. Dal 22 giugno sono infatti due le barriere antirifiuti sistemate sui fiumi.

Fiumi plastic free

In meno di otto mesi la barriera costruita sul Tevere ha permesso di intercettare 2,3 tonnellate di rifiuti. Tra le sue boe sono finiti frigoriferi, elettrodomestici, rifiuti ingombranti. Ma anche moltissima plastica che in questo modo non arriverà nel mare. Ed anziché essere sminuzzata in sottoli particelle ingerite dai pesci, questo materiale è stato correttamente differenziato ed in molti casi avviati al recupero. Prova ne sia la panchina, in plastica riciclata, appena sistemata all’interno della Valle dell’Aniene.

Cosa sono le dighe

Ma come funzionano le dighe sistemate sui due principali fiumi del Lazio? Le barriere sono ancorate tramite pali alla sponda del fiume e permettono di fermare le plastiche ed altri rifiuti galleggianti, convogliandoli in un’area di stoccaggio a ridosso della sponda del fiume. La barriera, ai fini della sicurezza idraulica, prevede la possibilità di sganciare, parzialmente, gli ormeggi, in modo da liberare eventuali ostacoli al deflusso delle acque. La barriera sull'Aniene è costituita da 5 elementi 6,30 metri x 5 =31,5 metri. La barriera sul Tevere è costituita da 7 elementi, quindi 6,30 metri X 7 = 44,10 metri.

Com’è organizzata la raccolta

Grazie ad una sinergia attivata da subito con il consorzio Corepla, le plastiche vengono selezionate per essere avviate al riciclo. I rifiuti accumulati tra la barriera e la sponda sono raccolti tramite un mezzo da terra e trasportati al deposito temporaneo posizionato in golena. I rifiuti vengono quindi raccolti e stoccati in contenitori idonei e successivamente trasportati in un impianto per la selezione per valutare l’effettiva riciclabilità dei rifiuti di imballaggi in plastica. 


 

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