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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Coronavirus, visite saltate in gravidanza: nel Lazio triplicato il numero dei bambini nati morti

È quanto emerge da uno studio coordinato da Mario De Curtis dell’università La Sapienza di Roma e pubblicato da Archives Disease in Childhood

Nel corso della prima fase della pandemia il numero dei bambini nati morti nel Lazio è triplicato. È quanto emerge da uno studio coordinato da Mario De Curtis dell’università La Sapienza di Roma e pubblicato da Archives Disease in Childhood che ha preso come riferimento i dati della regione dove vivono circa 5,8 milioni di persone e dove nascono circa il 10 per cento di tutti i nati italiani.

I dato è emerso paragonando i numeri dei mesi di marzo, aprile e maggio 2020 con quelli dello stesso periodo del 2019. Il motivo di tale incremento non è da ricercarsi nell’infezione da Covid 19, l’incidenza di tale malattia nelle donne in gravidanza è stata infatti molto bassa, ma potrebbe essere dovuto al fatto che le donne in gravidanza abbiano saltato le visite di controllo durante la quarantena quando molte visite sono saltate o per paura di contrarre il Coronavirus recandosi in ospedale.

Se il numero dei bambini nati morti ha subito un incremento, lo studio condotto da De Curtis con Leonardo Villani della Cattolica di Roma e Arianna Polo della Direzione Salute e Integrazione Sociosanitaria della Regione ha rilevato che è invece calato quello dei parti prematuri. In questo caso la causa è probabilmente da ricercarsi nel riposo forzato del lockdown e della sospensione delle attività lavorative fuori da casa. 

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