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Le assegnano casa popolare dopo 20 anni, ma è occupata. La storia di Angelina e della figlia disabile

La donna, 70 anni, vive con la figlia di 44 anni e dal 2 luglio 2021 aspetta che l'azienda territoriale le proponga un'alternativa valida

Quando la signora Angelina, 70 anni, è stata contattata dal dipartimento patrimonio e politiche abitative di Roma Capitale, per ricevere le chiavi della casa popolare che attendeva da vent'anni, non le è sembrato vero. Purtroppo, però, l'appartamento di proprietà dell'Ater a Colle Salario in via Force risulta occupato abusivamente. 

Vedova e con una figlia disabile

La storia arriva dal III municipio. Angelina è vedova e durante il periodo peggiore della pandemia ha perso anche un figlio, portato via dal virus. In pochi anni sono quindi venute meno due fonti di sostentamento e l'affitto da 1.000 euro al mese in zona Bufalotta non è stato più sostenibile, anche perchè l'anziana deve pensare alla figlia rimasta, una donna di 44 anni con disabilità. 

La casa assegnata (dopo 20 anni) è occupata

Il giorno della consegna dell'alloggio, un appartamento di 52 mq al quinto piano, è stato il 2 luglio 2021: "Ma poco prima dell'appuntamento - racconta Angelina a RomaToday - mi chiamano e mi dicono che quella stessa mattina la casa era stata occupata. Ma come è possibile? Io ci ero passata sotto e non c'era nessuno". Sta di fatto che da quel momento per lei e la figlia inizia un incubo: "Finché non ci è arrivata la convocazione - prosegue la signora - con mia figlia abbiamo vissuto in un appartamento in affitto a Bufalotta, pagando 1.000 euro al mese. Stavamo lì già con mio marito e mio figlio, ma quando sono deceduti entrambi io sono rimasta senza soldi. Così con l'assegnazione della casa Ater ho deciso di lasciarla, non pagando gli ultimi due mesi di canone per avere i soldi per il trasloco". 

L'intervento del III municipio e l'interrogazione di FdI a Valeriani

Ma l'alloggio popolare non c'è più, qualcuno se ne sarebbe appropriato. Non si sa da quando, perché da quel che è possibile ricostruire la precedente inquilina aveva riconsegnato le chiavi. Della situazione drammatica di Angelina e della figlia se ne occupano in molti: il presidente del III municipio Paolo Emilio Marchionne e l'assessora alle politiche sociali e della salute Maria Concetta Romano a maggio 2022 hanno scritto agli uffici capitolini per segnalare il disagio del nucleo familiare, che nel frattempo vive da conoscenti a Capena. Fratelli d'Italia (con un atto a firma Laura Corrotti) nel frattempo interroga l'assessore regionale alla casa, Massimiliano Valeriani e incontra la signora Angelina. “La conclusione di questa assurda vicenda è la consapevolezza che il comune di Roma e la Regione Lazio non hanno la minima idea di quanti alloggi popolari ad oggi siano occupati il illegalmente - commenta Corrotti -. Una storia assurda che ci mette di fronte ad un problema che denunciamo da anni.  Con una interrogazione regionale ho chiesto all’assessore di trovare il prima possibile una soluzione valida che dia dignità a questa famiglia”.

L'assessora municipale: "Per Angelina vogliamo un alloggio qui da noi"

"Stiamo lavorando affinché l'Ater proponga alla signora una soluzione abitativa nel III municipio - fa sapere a RomaToday l'assessora Romano - anche se lunedì 10 ottobre l'azienda ha convocato Angelina per proporre due alternative in due municipi vicini. Ma lei qui ha tutti i servizi, il centro diurno frequentato dalla figlia, i servizi sociali, gli operatori per l'assistenza domiciliare. Non si può complicare così la vita a queste due donne. Noi come municipio è da aprile scorso che mandiamo lettere, sono stati fatti 8 accessi della polizia locale per verificare l'effettiva occupazione dell'alloggio di Colle Salario, ma purtroppo ogni volta risulta non esserci nessuno". Sembra che l'occupazione sia stata, al momento, solo dedotta: la ditta che sta procedendo all'installazione dei sistemi di allarme negli appartamenti Ater vuoti, per evitare proprio le occupazioni, usando le chiavi in possesso dell'ente non è riuscita ad accedere. Da qui la comunicazione alla signora Angelina. "Seguiamo giornalmente la situazione - conclude Romano -, stiamo facendo di tutto perché si trovi un alloggio nel III per garantire tutta la qualità di vita che ha avuto finora la figlia di Angelina. Abbiamo coinvolto sia l’assessora alle politiche sociali del comune Barbara Funari sia la presidente della commissione Nella Converti, lavorando con Ater e dipartimento comunale". 

Converti (Pd) e la lettera di fuoco ad assessori e dirigenti

Converti che il 30 settembre ha preso carta e penna e ha scritto parole dure all'assessore Massimiliano Valeriani, al capo di gabinetto del Sindaco Alberto Stancanelli, all'assessore capitolino Tobia Zevi, al direttore del dipartimento patrimonio Massimo Ancillotti e al direttore generale di Ater Luigi Manuelli sollecitando una soluzione veloce: "Basta scambi di documenti e mail, si trovi un alloggio adeguato al nucleo" la sintesi della missiva.

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