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Atac, 24 ore da dimenticare: dall'inchiesta per le scale mobili ai guasti in metro

Dopo le indagini che hanno portato a 15 indagati e quattro dipendenti sospesi, ecco il carico da novanta del guasto sulla metro B, preceduto da un black out alla fermata Termini

Un black out alla fermata metro Termini, la linea B interrotta con i passeggeri fatti evacuare e costretti a muoversi a piedi sui binari e un disabile rimasto bloccato sul treno alla fermata Cavour. Poi, a ritroso, la chiusura delle indagini della Procura sugli incidenti nelle scale mobili aperte un anno fa, con tre dipendenti Atac e uno di Metroroma sospesi per un anno e 11 indagati. Tutti accusati di "frode nelle pubbliche forniture e di lesioni personali colpose gravi". Una 24 ore da incubo per l'azienda dei trasporti capitolina. 

"Quanto sta accadendo non è tollerabile - attacca la consigliera del Partito democratico Ilaria Piccolo - l'unico segnale accettabile sarebbero le dimissioni dei vertici". E invece proprio i vertici non si sono neanche presentati alla commissione Mobilità convocata per questa mattina, proprio per fare il punto su controlli e manutenzioni delle scale delle metro. Una seduta in programma da giorni ma più che mai urgente oggi, alla luce di quanto emerso dall'ordinanza del gip Massimo Di Lauro. "L'importante era che i treni andassero e che le stazioni rimanessero aperte, anche a scapito della sicurezza" ha riassunto il Procuratore aggiunto Paolo Ielo in conferenza stampa. Al netto delle responsabilità reali da accertare in Tribunale, il ritorno d'immagine per l'azienda non è certo dei migliori. 

"Siamo impegnati per garantire la piena sicurezza degli impianti nelle stazioni che ricadono sotto la nostra responsabilità, insieme con la continuità del servizio" si sono difesi da via Prenestina. Ricordando, come fatto anche dalla sindaca Raggi, che l'appalto alla ditta di manutenzione Otis era stato subito revocato. Neanche il tempo di far calmare le acque che la giornata degli utenti del trasporto pubblico comincia male e prosegue peggio.

Si parte alle 8 con un black out alla fermata della metro Termini. Corridoi, scale mobili, banchine, tutto al buio. E si arriva alle 11 con un guasto tecnico sulla metro B che blocca la tratta San Paolo-Policlinico per circa tre ore. Navette sostitutive in superficie cercano di limitare i disagi, comunque pesanti per chi è stato costretto a raggiungere la fermata successiva uscendo dai convogli e percorrendo i binari a piedi. Un disabile poi è stato salvato dai vigili del fuoco: il corridoio di emergenza era troppo stretto per accogliere la sua carrozzina. Un caos che proprio oggi, con l'inchiesta sulle scale mobili ancora fresca di polemiche, non ci voleva. E presta il fianco agli attacchi delle opposizioni.

IL VIDEO | Treno guasto e passeggeri a piedi in galleria

"Ci aspettavano in queste ore così delicate per Roma che almeno la giunta Raggi sentisse il bisogno di tranquillizzare i romani e dimostrare comunque il lavoro a tutela dei cittadini" attacca la capogruppo della Lista Civica Roma Torna Roma, Svetlana Celli, in merito all'assenza di esponenti della giunta e dalla partecipata nella commissione di oggi. Mentre sul guasto in metro il presidente di Assotutela, Michel Emi Maritato annuncia un esposto in Procura. "Si tratta di un episodio allarmante, che testimonia lo stato di precarietà della mobilità su ferro della Capitale d’Italia. Situazioni e disagi ormai sistematici, al cospetto dell’immobilismo amministrativo e operativo di Atac e Comune di Roma. Sia fatta immediata e assoluta chiarezza sulle dinamiche che hanno portato al disservizio odierno sulla metro B".

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