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Sabato, 20 Aprile 2024
Il gioiello all'asta

All'asta il volantino delle BR che rivendicò il rapimento di Aldo Moro: venduto per 32.760 euro

Il lotto numero 43 del catalogo "Autografi & Memorabilia" è stato aggiudicato durante la vendita organizzata dalla casa d'aste Bertolami Fine Arts di Roma

Un'asta per il volantino delle Brigate Rosse attraverso il quale venne rivendicato il rapimento di Aldo Moro. La copia a ciclostile dell'originale con la quale le BR resero noto il rapimento dello statista democristiano e l'uccisione della sua scorta in via Fani il 16 marzo 1978 è stata venduta al prezzo record di 32.760 euro. 

Il lotto numero 43 del catalogo "Autografi & Memorabilia" è stato aggiudicato durante la vendita organizzata dalla casa d'aste Bertolami Fine Arts di Roma, che nelle scorse settimane era stata preceduta da numerose polemiche. Stimato da Bertolami 1.500 euro, il volantino è partito in asta da una base di 13.000 euro, cifra massima raggiunta dalle pre offerte su internet. 

Dopo una serie di continui rilanci, il prezzo del martello si è fermato a 32.760 euro (diritti d'asta compresi) e il volantino del gruppo terroristico, riferisce l'Adnkronos, è stato aggiudicato ad un collezionista privato collegato al telefono, che ha chiesto di restare anonimo. Il volantino (misura centimetri 33x22), con 80 righe di testo scritte su entrambe le pagine, fu distribuito all'indomani del rapimento dello statista democristiano: si tratta di una delle numerose copie che furono distribuite dai militanti del gruppo terroristico in quel marzo di 44 anni fa. Il volantino con intestazione Brigate Rosse e la stella a cinque punte all'interno di un cerchio, inizia recitando: "Giovedì 16 marzo un nucleo armato delle Brigate Rosse ha catturato e rinchiuso in un carcere del popolo Aldo Moro, presidente della Democrazia Cristiana..." E si chiude con la data "16/3/78" e la firma "Per il Comunismo Brigate Rosse".

In seguito alle polemiche politiche sollevate dall'annuncio della vendita, si è mossa la direzione generale archivi del ministero della cultura, guidato da Dario Franceschini, che ha disposto una verifica sul ciclostile del Comunicato n.1 delle Brigate Rosse al fine di verificarne la peculiarità e l'interesse. 

Nel fascicolo "Moro uno" della corte di assise di Roma, studiato e digitalizzato dalla stessa direzione generale archivi nell'ambito del "Progetto Moro", risultano già presenti infatti 41 esemplari ciclostilati originali del Comunicato n. 1. Gli ispettori ministeriali hanno verificato che si tratta di una delle tante copie ciclostilate diffuse in seconda battuta dai fiancheggiatori delle Br dopo il 20 marzo 1978 davanti a fabbriche, uffici e scuole. 

All'epoca il volantino venduto ora a prezzo record fu raccolto da un passante che poi lo ha conservato tra i suoi ricordi. Anche gli agenti della digos si sono recati nella sede della Bertolami Fine Art per assumere sommarie informazioni su come la casa d'aste aveva acquisito il volantino. I poliziotti hanno anche ascoltato come persona informata dei fatti Giuseppe Bertolami, amministratore unico della casa d'aste.

Non è la prima volta che documenti degli anni di piombo vanno all'asta. Il 29 maro 2012 la casa d'aste Bolaffi di Torino nella sua sede di Milano mise in vendita 17 volantini e comunicati ciclostilati delle Brigate Rosse, risalenti al periodo 1974-1978, fra i quali anche il comunicato numero 6 del 15 aprile 1978, tristemente noto perchè annunciava la condanna a morte di Aldo Moro: "L'interrogatorio al prigioniero Aldo Moro è terminato... - si legge nel testo dei terroristi - Stendere una cappa di terrore controrivoluzionario sull'intera società è l'unico sistema con cui questo Stato, questo regime Dc sorretto dall'infame complicità dei partiti cosiddetti di 'sinistra' vorrebbe soffocare ed allontanare lo spettro di un giudizio storico che il proletariato ha già decretato... Per quel che ci riguarda il processo ad Aldo Moro finisce qui... Aldo Moro è colpevole e viene condannato a morte". 

Il lotto di 17 volantini, che erano tra quelli distribuiti dai fiancheggiatori delle Br davanti alle fabbriche, partito da una base di 1.500 euro raggiunse i 17mila euro: fu acquistato dalla fondazione biblioteca di via Senato a Milano ideata e presieduta dall'ex senatore di Forza Italia Marcello Dell'Utri. 
 

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