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Attualità Valle Aurelia / Viale degli Ammiragli

Danneggiano vetrina dell'Eni store a colpi di piccozza, arrestati tre attivisti per l'ambiente

Il blitz in viale degli Ammiragli. Ultima Generazione: "Stanno processando delle persone che combattono per il clima"

Li hanno arrestati per danneggiamento aggravato, resistenza, violenza privata e porto abusivo di oggetti atti ad offendere. A finire alla sbarra tre attivisti per l'ambiente di Ultima Generazione (un ragazzo ed una ragazza di 27 anni ed una 24enne). Fatale per loro un ultimo blitz messo a segno martedì mattina all'Energy Store Eni di viale degli Ammiragli, in zona Valle Aurelia. Protesta contro Eni che segue quelle della scorsa settimana quando prima alla sede centrale dell'Eur e poi in un altro negozio di via Albenga a San Giovanni avevano imbrattato con della vernice e danneggiato alcune vetrate con delle piccozze. Martedì un ultimo assalto, costato poi  il fermo ai tre giovani attivisti. 

Come comunicano in una nota congiunta la questura di Roma ed il comando provinciale dei carabinieri: "La polizia di stato ed i carabinieri hanno tratto in arresto tre attivisti" "per aver danneggiato le vetrate del punto vendita Energy Store Eni, di via degli Ammiragli 83, colpendole ripetutamente con una piccozza e uno scalpello, compromettendone così la struttura in modo irreversibile".

In particolare, i tre attivisti, dopo la segnalazione pervenuta al 112, sono stati bloccati dagli agenti delle volanti intervenuti e da un carabiniere libero dal servizio, già presente nel negozio, e visionate le immagini di quanto accaduto, dopo gli adempimenti di rito, sono stati tratti in arresto dalla digos di Roma e  dai carabinieri del nucleo informativo per i reati di danneggiamento aggravato, violenza privata e porto abusivo di oggetti atti a offendere.

Gli stessi soggetti, già nelle giornate precedenti, avevano partecipato ad analoghe attività in danno di altri punti vendita riconducibili sempre al gruppo Eni, ed erano stati, pertanto, denunciati. Nella mattinata di mercoledì gli arresti sono stati convalidati all’esito del giudizio direttissimo.

Arresto attivisti Ultima Generazione

La nota di Ultima Generazione 

Tre arresti a cui ha fatto seguito la direttissima, con la convalida dei fermi, che hanno trovato il commento degli attivisti di Ultima Generazione che in una nota stampa spiegano: "Michele, Laura e Chloe, arrestati ieri sera, verranno processati il 15 settembre per violenza privata, danneggiamento e possesso di armi in pubblico. Dopo aver preso parte alle azioni di disobbedienza civile e nonviolenta presso l’Eni Store di via degli Ammiragli, 83, il 19 aprile, tre attivisti di Ultima Generazione, Laura, Michele e Chloe, sono stati arrestati e hanno passato la notte in cella. Questa mattina alle 9.00, hanno subìto un processo per direttissima per rispondere ai capi d’accusa di violenza privata, danneggiamento e possesso di armi in pubblico".

Presidio di solidarietà 

A manifestare vicinanza ai colleghi attivisti altri ambientalisti.  "Alcune persone si sono raccolte in un presidio di solidarietà per gli arrestati, e di protesta contro le politiche repressive e violente nei confronti di cittadini. Giulio, tra i presenti, ha dichiarato: "Stanno processando delle persone che combattono per il clima. Stiamo agendo per quello che ci ha detto l’Onu. L’ha detto Gutierrez di fare quello che stiamo facendo. L’attivismo è diventato l’unica strada possibile. I governi continuano a ignorarci e qui dentro si sta svolgendo un processo a tre cittadini che stanno cercando di difendere la vita di tutti noi".

 Uscito dall’udienza, Michele, uno degli attivisti fermato, ha dichiarato. "Questa mattina siamo stati processati per direttissima per aver infranto le vetrine di un Eni Energy Store. All’udienza ho avuto modo di parlare dieci minuti dell'emergenza climatica e di ciò che il nostro governo sta facendo per fronteggiarla (quindi assolutamente niente). I giudici hanno deciso di non darci nessuna misura precauzionale. Per questo martedì ricominceranno le azioni di disobbedienza civile contro Eni".

"Le azioni di disobbedienza proseguiranno"

Oltre a Michele, sul processo si sono espresse anche le altre due attiviste fermate, Laura e Chloe: "Questo non ci ferma, ci dà anzi più forza e siamo pronte ad affrontare le conseguenze delle nostre azioni, perché non vediamo prospettive di vita per noi e per i nostri futuri figli. Vi invitiamo ad unirvi a noi per il bene del nostro pianeta". 

Per ora i tre attivisti di Ultima Generazione sono liberi, ma il processo andrà avanti e la prima udienza ci sarà il 15 settembre alle ore 13. "Nel frattempo - spiegano ancora da Ultima Generazione - le azioni di disobbedienza civile proseguiranno, finché il governo Draghi non accoglierà le richieste della campagna: Interrompere immediatamente la riapertura delle centrali a carbone dismesse e di cancellare il progetto di nuove trivellazioni per la ricerca ed estrazione di gas naturale. Procedere a un incremento di energia solare ed eolica di almeno 20GW nell’anno corrente,  e a creare migliaia di nuovi posti di lavoro nell’energia rinnovabile aiutando gli operai dell'industria fossile a trovare impiego in mansioni più sostenibili". 
 

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