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Allarme smog, il Comune di Roma ai cittadini: "Andate a piedi e abbassate i riscaldamenti"

Le centraline hanno rilevato sforamenti di PM10 e biossido di azoto, e Arpa prevede per i prossimi giorni un aumento degli inquinanti nell'aria: massima attenzione per anziani, bambini e donne in gravidanza

All’indomani dalla prima domenica ecologica del mese, istituita per cercare di tenere il più possibile nei parametri i livelli di inquinamento dell’aria, il Comune di Roma si vede costretto a correre ulteriormente ai ripari e a mettere mano al piano di intervento operativo messo a punto a metà novembre per gli sforamenti di PM10 e biossido di azoto rilevati dalle centraline Arpa. Suggerendo ai romani di rinunciare all’auto, quando possibile, per spostarsi a piedi o in bicicletta.

Le previsioni dello smog

Con una determinazione del 5 dicembre, il direttore del dipartimento ciclo rifiuti si è rivolto all’amministrazione capitolina e ai cittadini, confermando che per i prossimi giorni “le previsioni di Arpa Lazio evidenziano per i prossimi giorni una situazione di criticità con il rischio di superamento dei valori limite per la concentrazione degli inquinanti atmosferici”, fornendo poi una serie di suggerimenti per cercare di prevenirlo. Il sistema funziona come per il maltempo, con tre allerte contraddistinte da altrettanti colori - verde, arancione e rosso -  e a seconda del colore i provvedimenti sono più o meno stringenti e riguardano una platea più o meno ampia di veicoli.

I suggerimenti

Tra questi, preferire veicoli elettrici, ibridi o a metano, limitare l’accensione dei riscaldamenti e ridurre la temperatura massima, e ancora “optare per l’uso della bicicletta” e “preferire, dove possibile, gli spostamenti a piedi”.

A questi suggerimenti si aggiunge quello di “adottare comportamenti alla guida volti alla riduzione di emissioni inquinanti”, come per esempio ridurre la velocità e spegnere il motore ai semafori o durante le soste. Si tratta, come detto, di misure contenute nel “Piano di Intervento Operativo”, redatto per individuare i criteri i base ai quali disporre una serie di interventi da adottare nell’immediato sul territorio comunale, diversi a seconda delle criticità legate alla percentuale di sostanze inquinanti registrate dalle centraline Arpa nell’aria.

Quando scattano le allerte per inquinamento atmosferico

Per avere un quadro sempre aggiornato della situazione, il Campidoglio ha deciso di dedicare due giornate a settimana, il lunedì e il giovedì, alla valutazione della qualità dell’aria, e di basarsi su modelli previsionali a cinque giorni per far scattare eventuali misure: l’allerta arancio, quella di primo livello, scatta dopo 4 giorni consecutivi di superamento dei valori della stazione di riferimento, e le misure temporanee entrano in vigore a partire dal quinto giorno di superamento potenziale, restandoci non oltre la giornata di controllo successiva.

Il secondo livello di allerta, quello rosso, scatta invece dopo 10 giorni consecutivi di superamento dei valori della stazione di riferimento, sempre sulla base delle verifiche effettuate nelle giornate di lunedì e giovedì. In questo caso le misure temporanee entrano in vigore a partire dall’undicesimo giorno di superamento potenziale dei valori degli inquinanti, non solo nei giorni feriali ma anche in quelli festivi, e includono anche i veicoli già compresi nella misura in vigore dal 15 novembre.

I provvedimenti in caso di allerta I per inquinamento atmosferico

In caso di allerta di livello 1 per inquinamento, dunque, dalle 7.30 alle 20.30 non possono circolare in Fascia Verde le auto a benzina euro 3, i diesel euro 4, scooter e moto alimentati a gasolio euro 3 e (dalle 7.30 alle 10.30 e dalle 16.30 alle 20.30) veicoli commerciali diesel euro 4.  A questo si aggiunge il divieto di utilizzare generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa - come per esempio caminetti aperti, stufe a legna, cucine a legna, stufe ad accumulo o caldaie con alimentazione a pellet o a cippato - che non rispettino i valori previsti almeno per la classe 3 stelle i base alla classificazione introdotta dal D.M. n.186 del 7 novembre 2017. Divieto assoluto, inoltre, di accedere falò, fuochi d’artificio o barbecue, e abbassamento della temperatura massima degli impianti termici nei seguenti modi:

  • 18 gradi, con tolleranza di 2 gradi, negli edifici classificati nelle categorie E.1, E.2, E.4, E.5 ed E.6.
  • 17 gradi, con tolleranza di 2 gradi, negli edifici classificati nella categoria E.3 (e dunque ospedali, cliniche o case di cura) ed E.7 (istituti scolastici).

Tra le altre misure adottate c’è il divieto per tutti i veicoli di sostare con motore acceso e il potenziamento del lavaggio stradale.

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