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Ucraina, a Roma e nel Lazio si prepara l'accoglienza a chi scappa dalla guerra

Dopo l'arrivo dei primi pullman e il punto in prefettura, la macchina dell'accoglienza istituzionale sta prendendo ritmo

Chi scappa dalla guerra in Ucraina cerca riparo. Dopo l'arrivo dei primi pullman e il punto in prefettura, la macchina dell'accoglienza istituzionale sta prendendo ritmo. Il comune di Roma e la regione Lazio stanno iniziando a mettere in campo le prime soluzioni concrete. Fino ad ora, chi è arrivato con i pullman a Roma ha trovato riparo da amici e parenti che nella capitale ormai ci lavorano e vivono da anni

La riunione in prefettura

In prefettura, lo scorso lunedì si è tenuta una riunione del consiglio territoriale per l'immigrazione per delineare le linee guida per l'accoglienza. Non solo. Il Campidoglio ha istituito una task force che ha stabilito l'attivazione immediata del circuito di accoglienza e integrazione per i profughi, la verifica della disponibilità di sistemazioni con gli operatori del settore recettivo e l'apertura di un tavolo con le associazioni del terzo settore. 

La task force del Campidoglio

I primi risultati, in tal senso, sono arrivati. L'assessore alle politiche sociali Barbara Funari, a capo della task force voluta dal sindaco Roberto Gualtieri, fa sapere a RomaToday che "è stato firmato un protocollo con Federalberghi, adesso siamo in fase di raccolta delle disponibilità da parte delle singole strutture con le quali firmeremo convenzioni singole - spiega - e sarà il dipartimento a contribuire economicamente. Già questa sera siamo pronti ad accogliere venti persone in una delle strutture individuate, ma vorremmo mettere in rete al più presto anche tutte le famiglie che si stanno rendendo disponibili ad accogliere".

Le mosse della regione Lazio

Anche la Regione Lazio è vicina al popolo ucraino. "Qui in Italia da lunedì abbiamo iniziato l'ospitalità nelle nostre università per garantire il diritto allo studio. - ha detto il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, questa mattina all'ospedale Sant'Eugenio di Roma, alla consegna alla croce rossa dei farmaci destinati alla popolazione ucraina - La protezione civile sta monitorando la disponibilità negli hotel per il probabile arrivo, nelle prossime ore, di profughi. Abbiamo iniziato una collaborazione con l'ong InterSos in Polonia. Siamo vicini agli ucraini che stanno combattendo per la libertà". 

"Sono tutti segnali di una presenza fattiva della nostra comunità che sta ancora lottando per il covid, ma che non abbandona chi in questo momento sta morendo sotto le bombe - ha concluso -. Siamo in contatto con il governo per monitorare eventuale altro invio di materiali e medicinali. Al popolo ucraino deve arrivare il messaggio che siamo tutti mobilitati per il loro sostegno, che mai si sentano soli".

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