rotate-mobile
Attualità

A24, il Consiglio di Stato ribalta la sentenza del Tar: la gestione torna ad Anas

Stupore e disappunto da Strada dei Parchi

Il decreto del consiglio di Stato ribalta la sentenza del Tar: la gestione della A24 e dell’A25 torna ad Anas. A esprimere disappunto e stupore è ‘Strada dei parchi’ che ha commentato: “La Società intende uscire da questo contenzioso dimostrando l’insussistenza delle accuse di “grave inadempimento” nella manutenzione delle autostrade, mosse dal Mims ma mai dimostrate in alcuna sede”. 

Un luglio caldo per la gestione delle autostrade laziale e abruzzesi. Nei primi giorni del mese, il Consiglio dei ministri ha revocato la concessione all’Autostrada dei parchi, quindi A24 (tronchetto urbano con Lunghezza, Ponte di Nona e Settecamini) e A25 annunciando il subentro di Anas entro dicembre 2023. Solo pochi giorni dopo, il Tribunale amministrativo regionale (Tar) concedeva la sospensiva della concessione a ‘Strada dei parchi’ che ne aveva fatto richiesta. La società, contrariamente a quanto stabilito dal Consiglio dei ministri, avrebbe continuato a gestire la A24 (il tronchetto urbano con i caselli Lunghezza, Ponte di Nona e Settecamini) e la A25 fino al prossimo 7 settembre, fino all’udienza camerale. Il decreto del consiglio di Stato, pubblicato oggi - il 1° agosto - ha ribaltato tutto: la gestione di A24 e A25 passa ad Anas. 

Immediata la reazione della società: “Strada dei Parchi, nell’apprendere che il Consiglio di Stato – in una giornata festiva senza dibattimento e con un provvedimento che, così come riportato nel testo, non tiene minimamente conto delle ragioni oppositive presentate – ha deciso di annullare la sospensiva, deliberata per ben due volte dal Tar, degli effetti del decreto MIMS recepito dal Governo con cui gli era stata unilateralmente e senza giusta causa revocata la concessione delle autostrade A24/A25, esprime stupore e disappunto per una scelta che non può che discendere da una precisa quanto incomprensibile volontà”. 

Dalla società hanno aggiunto: “Nell’attesa del decisivo giudizio di merito, che il Tar del Lazio esprimerà il prossimo 20 settembre, ed essendo in gioco la continuità e la sicurezza di un servizio pubblico cruciale, specie nelle settimane più calde degli esodi turistici, la vicenda poteva e doveva essere gestita diversamente, rispettando lo stato di diritto e il contratto in essere, oltre che facendo ricorso al semplice buon senso. Cioè gli stessi principi a cui si è ispirato il Tar del Lazio nel suo doppio pronunciamento”.

E ricordando di ‘aver già comunicato ufficialmente, in data 12 maggio 2022, l’intenzione di rinunciare alla concessione’ ha aggiunto: “La Società intende uscire da questo contenzioso dimostrando l’insussistenza delle accuse di “grave inadempimento” nella manutenzione delle autostrade, mosse dal Mims ma mai dimostrate in alcuna sede. Il Gruppo Toto continuerà per questo a difendere il proprio buon nome e gli interessi legittimi che rappresenta in tutte le sedi competenti, anche comunitarie, chiamandone a rispondere gli autori delle accuse infondate”. Da Strada dei Parchi hanno concluso: “Nel doveroso rispetto del decreto del giudice monocratico del Consiglio di Stato, Diego Sabatino – che dovrà essere confermato dal collegio giudicante dello stesso Consiglio il 25 agosto – e in attesa del giudizio di merito su cui si pronuncerà il Tar del Lazio, SdP garantirà la piena e leale collaborazione ad Anas per il subentro nella gestione di A24 e A25, tenendo in considerazione gli ulteriori sviluppi legislativi del decreto in via di approvazione alla Camera dove è previsto il preventivo parere della Corte dei Conti”. 

“Dopo la pronuncia del Consiglio di Stato occorre ora dare certezza ai lavoratori, agli utenti e alle comunità locali, garantendo la tutela dell’occupazione diretta e dell’indotto e gli investimenti necessari non solo per la manutenzione ordinaria e straordinaria ma anche per gli adeguamenti infrastrutturali necessari ad un’arteria così strategica per il Paese" ha commentato Alessandro Genovesi, Segretario generale della Fillea Cgil. “In particolare il Governo ed il Parlamento devono meglio precisare, all’interno del decreto in materia, sia la piena e totale salvaguardia dei lavoratori di Autostrada dei Parchi e delle società connesse, mantenendo i livelli occupazionali e le tutele e la vigenza dei CCNL in essere, sia la salvaguardia dei tanti operai e tecnici di Toto Costruzioni" ha aggiunto. 
“Nello specifico chiediamo al MIMS, già nei prossimi giorni, di riconvocare il tavolo sia con i sindacati dei trasporti che con quello degli edili. Il ritorno allo Stato della concessione deve coincidere infatti con migliore occupazione e maggiori investimenti, oltre che una sobria remunerazione delle stesse tratte” ha concluo. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

A24, il Consiglio di Stato ribalta la sentenza del Tar: la gestione torna ad Anas

RomaToday è in caricamento