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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Da Filosofia a Giurisprudenza, dietro le sbarre si studia di più: in 90 si iscrivono a Roma Tre

Numero triplicato in 7 anni, anche grazie ai contributi economici della Regione. E presto a Rebibbia aprirà una sezione universitaria

Novanta detenuti iscritti ai corsi di laurea di Roma Tre. Un dato triplicato nel corso degli ultimi sette anni, che l'ateneo di Roma sud tiene a evidenziare, perché lo pone al terzo posto in Italia dietro Milano Statale e Federico II di Napoli tra chi ha un polo universitario penitenziario. 

I detenuti si iscrivono a Roma Tre

La popolazione studentesca rappresentata da persone private della libertà personale si divide in 7 dipartimenti e 15 corsi di laurea, di cui due magistrali. Il 40% degli iscritti afferiscono ai corsi di filosofia, comunicazione e spettacolo, il 16% giurisprudenza, il 13% economia e gestione aziendale, altrettanti a lingue e letterature, il 10% a scienze della formazione, il 5% a scienze politiche e 3% studi umanistici. E' normale che, date le condizioni, non siano affatto rari gli abbandoni dovuti a trasferimenti, regimi alternativi, fine pena e rinuncia agli studi. 

La maggior parte arriva da Rebibbia

In base al censimento fatto da Roma Tre, gli studenti detenuti iscritti provengono principalmente da Rebibbia (22), Viterbo (17), Velletri (16) e Civitavecchia (16). In minor numero a Frosinone e Rebibbia femminile. Per trasferimento da altre case di reclusione, si registrano anche studenti da Benevento, Bologna, Parma e dal femminile di Sollicciano, in provincia di Firenze. 

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Il boom dovuto anche ai contributi regionali

L'alta concentrazione di detenuti iscritti a Roma Tre ha origini non solo esclusivamente geografiche, ma anche economiche. L'ateneo, infatti, gode dal 2020 di contributi specifici dalla Regione Lazio per assegni di tutorato e borse di collaborazione studentesche dedicati. "Per l'anno 2022 la Giunta regionale ha inoltre finanziato il progetto digitale Didattica a distanza di Roma Tre - fa sapere l'ateneo - a favore degli studenti detenuti. L'Università Roma Tre mette a disposizione le proprie strutture e il lavoro vivo del personale docente e amministrativo, rimborsa inoltre le spese di missione ai docenti e ai tutor. Esenta gli studenti detenuti dal pagamento delle tasse accessorie". E inoltre c'è una convenzione a regolare la formazione delle persone private della libertà personale, quella tra Roma Tre, Provveditorato regionale dell'amministrazione penitenziaria e il Garante regionale per le persone sottoposte a misure restrittive. La prima sottoscrizione fu nel 2016 ed è stata rinnovata nel 2019 e nel 2022. 

Presto una sezione universitaria a Rebibbia

L'istruzione accademica verrà presto portata all'interno delle mura di Rebibbia. L'università Roma Tre, infatti, sta per inaugurare una sezione nella casa circondariale romana percorrendo la strada "della costituzione all’interno degli istituti penitenziari di vere e proprie sezioni dedicate dove riprodurre, per quanto possibile e in piena sicurezza, spazi di vita universitaria - scrive l'ateneo - . Sezioni dove siano garantiti, oltre a un comfort ambientale, un ciclo della quotidianità secondo orari e impegni favorenti le attività didattiche, di studio e di apprendimento". A questo si aggiunge l'implementazione di collegamenti internet "prevedendo lo svolgimento tramite modalità digitali di lezioni, esami, incontri per la preparazione di prove e di tesi, colloqui di orientamento, espletamento di pratiche amministrative". 

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