Ostia, abusi negli stabilimenti: tolti i sigilli allo Shilling-La Rotonda
Sono durati pochi giorni i sigilli allo stabilimento di stabilimento di Fabio Balini, già protagonista della questione relativa ai varchi per il libero accesso al mare
Sono durati pochi giorni i sigilli allo stabilimento di stabilimento Shilling-La Rotonda di Ostia. Il lido, gestito da Fabio Balini, era stato controllato da cima a fondo dagli agenti della Polizia Locale del X Gruppo Mare coordinati dal comandante Antonio Di Maggio lo scorso 20 novembre.
ABUSI EDILIZI - Secondo il rapporto dei vigili la struttura aveva come concessione originale "una superficie di 300 metri quadrati. Ai controlli, le forze dell'ordine hanno riscontrato una estensione in cubatura del locale principale fino a 600 metri quadrati". Nella stessa area sono stati costruiti altri locali, "tutti abusivi". E così scattarono i sigilli.
IL DISSEQUESTRO - Il gip Alessandro Arturi, dopo una attenta analisi però ha autorizzato il dissequestro della struttura di Balini. Secono il giudice appare "spropositata" la chiusura dello Shilling-La Rotonda che così ha riaperto i battenti. Mentre continuano i controlli agli altri stabilimenti di Ostia, una nuova pagina è stata scritta.
DEJA VU' - Lo scorso aprile Balini aveva contestato, a gran voce (qui il video), l'intervento dell'allora assessore alla legalità del comune di Roma Alfonso Sabella relativo ai varchi al mare. Anche in quella circostanza una lunga battaglia legale tra Tar e Consiglio di Stato animò i mesi seguenti.