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Cronaca

Incidente Metro B: donna trascinata sulla banchina di Termini, è grave

La donna è stata soccorsa dagli operatori del 118 che l'hanno trasportata all'ospedale San Giovanni in codice rosso ma vigile. Gli investigatori hanno ascoltato il macchinista. Indagini in corso

E' in gravi condizioni la 43enne bielorussa vittima di un incidente ieri 12 luglio sulla Metro B a Termini. E' la fotografia di una serata da incubo sulla tratta romana tra il principale scalo ferroviario della Capitale e Cavour. Una scena drammatica a cui hanno assistito diversi testimoni.

I fatti. Sono appena passate le 20 quando la donna, con in mano alcune buste della spesa, stava salendo su uno degli ultimi vagoni. Poi la chiusura delle porte e il treno in partenza. Il convoglio, che viaggiava verso Laurentina, l'ha trascinata per circa dieci metri prima di fermarsi per la banchina. 

A dare l'allarme alcuni passeggeri che hanno tirato il freno di emergenza. "Una fortuna che non sia finita sotto i binari", dice chi ha assistito alla scena. Quindi la corsa per soccorrere la bielorussa con i passeggeri evacuati alla stazione Cavour e la metro B momentaneamente interrotta nella tratta San Paolo - Castro Pretorio.

Sul posto i sanitari del 118 e la Polizia di Stato. Lei, portata in codice rosso all'ospedale San Giovanni, è grave. Vigile ma resta in prognosi riservata. 

Una tragedia sfiorata. Gli agenti di Polizia, dopo aver acquisito le registrazioni delle telecamere di videosorveglianza della stazione, hanno ascoltati il macchinista per accertare con esattezza l'accaduto. Sentiti anche diversi testimoni. Le indagini sono in corso come conferma l'Assessora alla Città in Movimento di Roma Capitale Linda Meleo: "Quanto accaduto è un fatto gravissimo. Sono vicina alla donna che ora si trova in ospedale ricoverata in gravi condizioni. Al momento sono stati reperiti tutti i filmati della videosorveglianza per capire la dinamica dell’incidente. Interesse dell’Amministrazione è che si faccia chiarezza su quanto accaduto".

A far chiarezza sulla vicenda ci pensa, dal punto di vista degli addetti ai lavori, Alessandro Neri sindacalista di Fast Confsal: "E' un episodio sconvolge tutti, soprattutto perché dalle prime ricostruzioni sembrerebbe che non ci sono colpe attribuibili né al macchinista, che ha fatto tutto nelle regole, né al dispositivo di sicurezza del treno. E' successo tutto per una rara casualità. L'unica cosa certa è che la passeggera ha azzardato una salita sul treno nel momento della chiusura delle porte, un atto da condannare". 

"La donna, dalle prime ricostruzioni, è rimasta incastrata con le buste che aveva con se nel momento della salita sul convoglio e quindi si è verificato l'incidente. - continua Neri - La Fast Confsal esprime auguri di pronta guarigione alla 43enne e la massima solidarietà al collega sfortunatamente rimasto coinvolto in questa spiacevole e incresciosa vicenda ma ricorda a tutti i passeggeri e, soprattutto, a tutta l'azienda il delicato compito dei macchinisti di Roma che ad ogni occasione sono bersaglio di attacchi ingiustificati ma che sono la forza motrice e il cuore pulsante del sistema di trasporto più importante di questa città che sono le reti meteopolitane".

 

 

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