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Mafia Capitale, quando Nieri diceva: "La 29 Giugno è un'istituzione di Roma"

Il vicesindaco non è indagato o coinvolto nell'indagine. Emerge però un rapporto d'amicizia e di stima con quello che due giorni fa si è scoperto essere, oltre che il presidente della Coop 29 giugno, anche un boss di Mafia Capitale. Un rapporto fatto di sms, telefonate, incontri programmati e abbracci

Se il Pd piange, Sel non puo' certo ridere. Il sistema tratteggiato dall'inchiesta Mondo di Mezzo porta alla luce i rapporti che anche esponenti del partito di Vendola intrattenevano con il comunista Salvatore Buzzi e la sua cooperativa '29 Giugno'. Nessun esponente del partito indagato, ma i rapporti sono innegabili. Emergono dall'ordinanza, da telefonate e scambi di sms tra Buzzi e il vice sindaco Nieri. Emergono da dichiarazioni pubbliche dello stesso Nieri.

APRILE 2013 - E' il 29 aprile 2013, in piena campagna elettorale, quando il futuro vice sindaco Nieri e il candidato primo cittadino Ignazio Marino visitano la cooperativa 29 Giugno. Una visita ancora impressa nella memoria dell'associazione, tanto che le foto di Buzzi, Marino e Nieri sono in bella vista sul sito dell'associazione. Al termine della visita Luigi Nieri regala ai suoi fan su facebook il pensiero su questa cooperativa che, si scopre oggi, è a tutti gli effetti un braccio finanziario di Mafia Capitale:

"Stamattina con Ignazio Marino abbiamo fatto visita alla “29 Giugno”, una sorta di istituzione a Roma. Una cooperativa che è nata con l'obiettivo dell'inserimento lavorativo di detenuti, ex detenuti, disabili fisici e psichici, tossicodipendenti ed ex, senza fissa dimora, vittime della tratta, immigrati. Una bellissima realtà che ha permesso a tantissime persone che non ce l'avrebbero mai fatta da sole, di riscattarsi".

DALL'ORDINANZA - Buzzi, non lo nasconde mai, è vicino al mondo della sinistra più radicale. Una volta eletto Marino, inizia il lavoro di ricerca di amici nella nuova amministrazione. Dall'ordinanza emergono quelli che sembrano essere tentativi di abboccamento con il vice sindaco. In un dialogo tra Buzzi ed Emilio Gammuto, il boss della Coop rossa si mostra convinto che a Marino si possano prendere le misure. Si legge nell'ordinanza relativamente a Buzzi: "Una vocazione che non ha barriere politiche, poiché Buzzi, a suo dire, è in trattative corruttive anche con l’amministrazione comunale successiva al 2013".

Questo il dialogo Buzzi - Gammuto

E: ...(inc)...
S: ...e mo vedemo Marino, poi ce pigliamo e misure con Marino
E: va bè mò Marino tramite Luigi Nieri con.. no..(inc)..
S: ma Nieri...(inc)...entrato Nieri?
E: non lo so
S:..cazzo ne sai? Noi c’avemo...(inc)... Ozzimo, quattro...Ozzimo, Duranti, Pastore e Nigro..(inc).

Successivamente, in questo passaggio dell'ordinanza, si fa riferimento al millantato ingaggio di Coratti, attraverso il suo segretario Figurelli.

C'è un altro passaggio dell'ordinanza che riguarda il vice sindaco. Un passaggio in cui Nieri si mostra in confidenza con Buzzi, ma appoggia la scelta della Cutini di non piazzare Politano al posto della Acerbi al capo del V dipartimento, quello delle politiche sociali, nevralgico per gli affari del boss. "Non te riceve, non te parla...e che cazzo, no", dice Buzzi parlando della Acerbi al caposegreteria di Coratti Figurelli. Alla fine verrà scelta Isabella Cozza.

Buzzi però nel frattempo decide di rivolgersi al vicesindaco Nieri inviandogli una serie di sms per chiedere un appuntamento: "Buongiorno Luigi e scusa l’ora ma volevo dirti che l’avvicendamento della Acerbi con Politano è una scelta molto apprezzata da noi e altre realtà come la nostra ma in tarda serata abbiamo appreso che forse non è più così: per noi è molto importante avere un capo dipartimento che conosciamo in un assessorato di fondamentale importanza ove non c’e stato ad oggi il minimo dialogo. Se vuoi ti raggiungo ove vuoi per spiegarti meglio Un abbraccio salvatore buzzo". Nieri risponde: "Ciao Salvatore, sono Luigi ho visto il messaggio… vabbè poi ci sentiamo ciao un abbraccio". Seguono alcune telefonate riportate dall’ordinanza di custodia cautelare. Il vicesindaco spiega che, secondo lui, Politano non era passato per un problema di pianificazione politica, appoggiando la posizione della Cutini che non aveva accettato l’imposizione di un Direttore non scelto da lei dopo che le era stato chiesto di dimettere una propria persona di fiducia. "Dacce una mano perché stamo veramente messi male con la Cutini", chiede Buzzi. E Nieri rassicura: "lo so lo so come no? Assolutamente…va bene? Poi ce vediamo pure…".

Un Nieri che quindi respinge gli assalti alla diligenza, ma che non chiude le porte, mostrandosi comprensivo nei confronti delle richieste di Buzzi e promettendogli addirittura un incontro.

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