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Un prete alla guida del X Municipio: Don Franco si candida "per amore di Ostia"

Don Franco De Donno storico vicario parrocchiale della chiesa Santa Monica e responsabile della Caritas di Ostia scenderà in campo, con una lista civica giovane, a "servizio dei cittadini"

Un prete alla guida del X Municipio. Anche se la data delle prossime elezioni è ancora incerta, una ipotesi suggestiva sta prendendo corpo nelle ultime ore. Il parlamentino di Ostia, commissariato per mafia, potrebbe essere governato da Don Franco De Donno, figura conosciuta sul territorio, responsabile della Caritas di Ostia e vicario parrocchiale della chiesa Santa Monica dal 1981.

De Donno, ordinato presbitero nel 1971, è attivo da anni per il territorio. Una "missione" che ha sempre sentito sua, come quella religiosa, e che si trasformerà in una vera e propria scesa in campo "per il bene comune".  

A RomaToday, il prete più conosciuto del X Municipio, ha anticipato quali sono le sue intenzioni: "Sospinto da tanti giovani e residenti ho deciso di intraprendere questo percorso formando una lista civica autonoma e indipendente. La mia, anzi la nostra, sarà una politica di servizi con l'intento di azzerare le barriere tra comuni cittadini e istituzioni. Non intendo cambiare vita, ma diventare presidente del X Municipio per tre anni e riconsegnare così un territorio più sano alla politica". 

Quella di Don Franco sarà una "proposta più umana" rispetto alle altre, che come colonna avrà "l'ascolto delle personale" e una "mentalità umile". "Al momento c'è molta confusione all'interno di tutti i partiti, hanno perso la bussola - sottolinea - Per amore del territorio ho accettato questa missione, sospinto da tutti quelli che mi conoscono". E la Chiesa che dice? "Ho ricevuto comprensione, non il permesso. Lo statuto della Chiesa vieta ai parroci di intraprendere una carriera politica".

Sono effettivamente poche le situazioni simili. A due sacerdoti di diverse diocesi della provincia argentina di Córdoba è stata ritirata la licenza per "l'esercizio del ministero sacerdotale" perché si sono candidati a ricoprire incarichi pubblici. Il Codice di Diritto Canonico, nel capitolo riferito ai doveri e ai diritti dei chierici, afferma che "è fatto divieto ai chierici di assumere uffici pubblici, che comportano una partecipazione all'esercizio del potere civile" (canone 285, § 3) e aggiunge poi: "Non abbiano parte attiva nei partiti politici e nella direzione di associazioni sindacali, a meno che, a giudizio dell'autorità ecclesiastica competente, non lo richiedano la difesa dei diritti della Chiesa o la promozione del bene comune" (canone 287, § 2). Una questione, quella sull'incompatibilità di incarico, che sarà da risolvere.

Don Franco ha comunque le idee chiare e se dovesse essere eletto mini sindaco rivela: "La mia sarà una squadra di giovani consiglieri, mentre gli assessori saranno tutti più esperti e competenti, dovranno conoscere la macchina amministrativa perché io sarò presidente tra la gente, sempre in strada poco negli uffici". Al momento, però, è ancora incerto il giorno in cui la cittadinanza del X Municipio sarà chiamata alle urne. Di sicuro c'è solamente la proroga della Commissione Straordinaria che, almeno fino a settembre prossimo", amministrerà il territorio.

Gestione prefettizia, però, che non ha convinto Don Franco: "Sto chiedendo da mesi un incontro ai Commissari del X Municipio ma senza ricevere alcuna risposta. Trovo la cosa incomprensibile e a questo punto sto pensando di fare un sit-in di protesta davanti al parlamentino lidense, così forse mi riceveranno. Il piano freddo è partito con colpevole ritardo e vorremmo anche sapere quale destino prevedono per chi vive nell'ex Colonia Vittorio Emanuele, visto che si parla di imminente sgombero. Lì ci sono famiglie con bambini ma nessuno ci ha contattato", ha sottolineato quello che è anche il responsabile della Caritas di Ostia che nei giorni scorsi ha partecipato prima alla fiaccolata del 21 gennaio per dire No alla proroga del Commissariamento poi al corteo antifascista organizzato da Ostia Solidale

In prima linea, al fianco di Don Franco, ci saranno i volontari de L'Alternativa Onlus, balzata agli onori della cronaca ad inizio febbraio per l'aggressione subita da un attivista ad Ostia e attiva per aiutare i senza dimora e gli immigrati: "E' il porta bandiera di ideali e valori condivisi, per i quali da 20 anni si batte sul nostro territorio. L'intenzione che è alla base di questo progetto è quella di creare un percorso condiviso e trasformare in proposta politica le nostre attività quotidiane".

Addività già iniziata con l'iniziativa tenuta domani, alle 15, presso i locali di Santa Monica dal nome 'Il Municipio che vorrei' in cui sono stati selezionati "quelle che per noi rappresentano delle vere e proprie priorità sulla base di una divisione per macro-temi Ambiente e litorale, Sociale, Cultura, scuola e sport e Lavori pubblici", hanno fatto sapere gli organizzatori.

Un endorsement che arriva anche da Franco Martone, presidente comitato X Roma Mare: "La Caritas di Ostia, da sempre straordinario esempio di concreta solidarietà, è stata umiliata insieme a tante altre associazioni umanitarie ed onlus operanti sul territorio, dal vile Commissariamento del X Municipio. Senza più punti di riferimento e attenzione da parte di Istituzioni e forze politiche, vecchie e nuove, queste fondamentali presenze sul territorio sono state poste in gravissima difficoltà nella loro benemerita attività. La scelta di Don Franco Di Donno di candidarsi alla presidenza del Municipio, appare innanzitutto una risposta obbligata alla sfascio sociale ed economico indotto da un Commissariamento ingiusto e devastante. Una iniziativa coraggiosa che va seguita con grande rispetto".

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