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Giovedì, 25 Aprile 2024
Ostia Ostia / Lungomare Paolo Toscanelli

Ostia verso l'estate: via chioschi abusivi e un lungolegno al posto del cemento

Il prefetto Vulpiani, commissario straordinario del X Municipio: "C'è una battaglia forte tra noi organi amministrativi e i gestori degli stabilimenti". A Capocotta non saranno permessi ampliamenti

L'estate è ormai alle porte e per Ostia, commissariata per mafia, tra chioschi e stabilimenti ci sono ancora questioni in sospeso.

Anche di questo ha parlato il prefetto Domenico Vulpiani, commissario del X Municipio, durante la sua audizione alla Commissione d'inchiesta parlamentare sulle periferie in cui si è toccato anche il delicato tema riguardante lo sgombero dell'ex colonia Vittorio Emanuele III.

LA GESTIONE DI CAPOCOTTA - "A Capocotta abbiamo fatto autodemolire i chioschi e li abbiamo fatti tornare alle loro dimensioni originali. Sulla gestione, però, il Consiglio di Stato ha emesso una sentenza che non ci ha dato ragione perché stabilisce che non si è in presenza di concessioni come le altre", ha detto Vulpiani. 

I tecnici del Municipio hanno spiegato che i giudici hanno stabilito che "non arreca un pregiudizio la permanenza dei gestori all'interno perché la loro attività riguarda anche la protezione della macchia mediterranea dell'area protetta in una zona con caratteristiche peculiari rispetto alle altre aree del litorale" anche in termini di affidamento.

La conclusione è che "non saranno permessi ampliamenti ma i gestori attuali resteranno nei chioschi. Sarà permessa un'attività di autosostentamento con l'attività balneare, ma nel rispetto della manutenzione delle aree verdi protette". Al contrario, ha detto ancora Vulpiani, "ai cosiddetti cancelli di Castel Porziano sono stati demoliti i chioschi e anche questi sono tornati alle loro dimensioni originali. Ma in questo caso si sta procedendo a gara per l'affidamento dei servizi".

GIU' I CHIOSCHI ABUSIVI - "Ci sono sei spiagge libere su un totale di otto rientrate in possesso del X Municipio per scadenza delle concessioni. Abbatteremo i chioschi abusivi che nel frattempo erano stati costruiti anche per far vedere come deve essere una vera spiaggia libera - ha proseguito - Nelle more di questa attività garantiremo la pulizia delle spiagge e l'assistenza con la presenza dei bagnini". 

"Con due stabilimenti di Ostia stiamo per concludere dei contenziosi in corso. Si parla di concessione scaduta e quindi dobbiamo rientrare in possesso di questi spazi. Uno di questi è 'La Casetta' dove abbiamo trovato al suo interno otto appartamenti abusivi. Siamo quasi arrivati alla sentenza. Se ci daranno ragione lo sgombereremo", dice ancora. 

LEGNO AL POSTO DEL CEMENTO - Poi una suggestione: "Se i gestori degli stabilimenti non si adeguano abbatteremo il lungomuro, naturalmente seguendo i tempi della legge. Abbiamo chiesto al Comune di Roma di mettere nel bilancio 2017 500mila euro per questo abbattimento. C'è una battaglia forte tra noi organi amministrativi e i gestori degli stabilimenti, li abbiamo invitati a rispettare le regole e se non adempiono ci saranno procedimenti amministrativi di tipo giudiziario. Abbiamo inoltre istituito un fondo per l'abbattimento del lungomuro e pensato a togliere il cemento e usare il legno in alcuni tratti".

FUTURO DELL'IDROSCALO - Infine Vulpiani ha perlato anche dell'Idroscalo: "La Capitale d'Italia non puo' avere alla del foce Tevere un insediamento come l'Idroscalo. Una baraccopoli abusiva che andrebbe eliminata. Alcune persone però abitano da lì da sempre e sono nostri concittadini. Questo è un problema che non può essere risolto con un semplice sgombero ma prevedendo soluzioni per chi abita li' da tutta la vita. E ne questa commissione straordinaria ne chi mi seguirà lo potrà risolvere da solo".

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