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Tuscolano Cinecittà / Viale Giulio Agricola

Dal "marciapiede ballerino" a via Schiavonetti: Pd e M5s si sfidano sui lavori pubblici del VII Municipio

Il rifacimento d via Schiavonetti, viale Giulio Agricola e del marciapiede di via Furio Camillo sono oggetto di un botta e risposta tra l'ex Vicepresidente municipale Morgia e l'attuale minisindaca Lozzi

La sistemazione del marciapiede di viale Furio Camillo, come il rifacimento stradale di via Schiavonetti e quello dello square centrale di viale Giulio Agricola, erano attesi da molti anni. I lavori, reclamati dai residenti nel corso di almeno tre consiliature, sono finalmente stati eseguiti.  In rapida successione, a sei mesi dall’insediamento dell’attale maggioranza,la Presidente Lozzi ha potuto annunciare la “vittoria di battaglie” che duravano anche da una decade.

IL VIALE DEVASTATO - I risultati raggiunti, nelle modalità in cui sono stati raccontati, hanno prestato i fianco ad alcune critiche. Come quelle fatte dall’ex Vicepresidente del Municipio VII Francesco Morgia. “Per quanto riguarda Giulio Agricola – scrive l’ex ammistratore in una lettera interamente pubblicata su Romatoday – se bastasse una direttiva di giunta per avviare le opere tutto sarebbe più facile e bellissimo e vivremmo in una città sicuramente migliore; purtroppo non è così”.

Secondo Morgia “Per realizzare l’intervento che si sta facendo nello square di Viale Giulio Agricola sono state utilizzate risorse stanziate nel bilancio 2016 dalla precedente Amministrazione e finalizzate alla manutenzione  di strade, marciapiedi. La decisione di ricorrere a quei fondi per sistemare lo square di Giulio Agricola, è stata fatta dall’attuale governo del Municipio”. Una scelta che però viene rivendicata dalla Presidente Lozzi. "I fondi li abbiamo presi nel capitolo di bilancio dedicato alla manutenzione straordinaria – spiega –  abbiamo deciso di mettervi mano anche perchè abbiamo saputo di una persona che, in zona Tiburtina, cadendo in un cantiere del PUP ha perso la vita. Quindi gli abbiamo dato la priorità" All'accusa di aver sottratto risorse per la sistemazione delle strade, Lozzi ha replicato che "noi la facciamo senza dover ricorrere a fondi straordinari”.

LETTERA - Da Giulio Agricola a Furio Camillo: le verità di Francesco Morgia sui lavori pubblici del VII Municipio

IL MARCIAPIEDE BALLERINO - Altro lavoro portato a termine dall'attuale amministrazione, ha riguardato la rimozione del "marciapiede ballerino" di viale Furio Camillo. In quel caso l’ex vicepresidente ed Assessore ai LLPP democratico, ha fatto notare che  “i fondi utilizzati sono frutto di una variazione del bilancio 2016, dove i circa 200 mila euro impiegati erano appostati per provvedere alle demolizioni degli abusi edilizi. Dopo anni di richieste non soddisfatte, la precedente Amministrazione – spiega Morgia - aveva ottenuto questo stanziamento per poter procedere nella direzione, a parole da tutti auspicata, del ripristino della legalità”. Versione confermata ed approfondita dalla Presidente Lozzi. "Per il rifacimento di viale Furio Camillo, un’opera non collaudata ereditata da un altro PUP, si poteva procedere solo in danno alla società che li aveva realizzati. Sapendo che costava circa 120 mila euro, ho chiesto che in bilancio venissero inseriti 200 mila euro – conferma Lozzi – da destinare appunto solo agli interventi in danno. Una parte li abbiamo così utilizzati per Furio Camillo, un’altra per l’abbattimento degli abusi edilizi. Rispetto a questi ultimi, abbiamo previsto altre risorse per il bilancio del 2017, in modo da completare l’opera".

UNA STRADA COLABRODO - Anche su via Schiavonetti, la strada della Romanina tanto devastata da esser stata interdetta al traffico di cicli e motocicli, si è consumato un botta e risposta tra l'ex amministrazione e l'attuale. “Via Schiavonetti è un’opera realizzata intorno all’anno 2000; negli anni 2009/2010, durante la consiliatura di Alemanno, gli uffici dipartimentali hanno tentato di far prendere in carico manutentivo la strada all'ex  Municipio X che è riuscito a scongiurare tale esito – ricorda Francesco Morgia – . Durante l’amministrazione Marino il tema della presa in carico si è naturalmente riproposto. Ci sono state alcune riunioni, sollecitate dal Municipio, presso gli uffici della segreteria dell’assessore Caudoa cui si è presentata esclusivamente Parsitalia. In questo lasso di tempo, gli uffici municipali, con diverse note, hanno ribadito  le caratteristiche che l’intervento avrebbe dovuto avere per dar seguito alla successiva presa in carico del Municipio”. L’intervento citato è però stato avviato solo con l’attuale amministrazione. “Abbiamo  recapitato una lettera  al Dipartimento ed a Parsitalia, spiegando che se non fossero intervenuti, visto le condizioni di pericolosità, avremmo provveduto a chiudere la strada. Parsitalia si è resa disponibile e si è seduta al tavolo con noi. Sono seguiti i lavori”. Se saranno rispettati gli standard richiesti dagli uffici tecnici del Municipio VII, la strada sarà collaudata e presa in carico dall’ente di prossimità. “In questo caso – precisa Lozzi – io non voglio negare il lavoro svolto in precedenza, perché ho visto  le lettere che anche in passato erano state mandate al costruttore. L’unica cosa che posso dire è che adesso hanno deciso di collaborare ed in passato no. Il motivo per cui ci sia stata un’inversione di tendenza, non lo conosco”. Ma la strada è stata sistemata. Ed ora, cicli e motocicli potranno tornare a percorrerla.

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