Policlinico Tor Vergata, 91enne costretta ad attendere otto ore al pronto soccorso
Il Codacons ha denunciato la vicenda di una donna, di 91 anni, costretta ad attendere otto ore su una sedia al pronto soccorso del Policlinico Tor Vergata, prima di ricevere assistenza. Un medico: "Le barelle erano terminate"
La donna era stata accompagnata al Policlinico di Tor Vergata da alcuni familiari, per una possibile cistite emorragica, ma mai avrebbe pensato di dover aspettare ben otto ore prima di poter essere assistita. Inoltre la lunga attesa non è di certo stata adeguata ad una signora ultranovantenne: la donna avrebbe infatti trascorso tutto il tempo su una sedia a rotelle.
Un ruolo importante in questa storia è stato giocato dalla giornata in questione, secondo i medici particolarmente caotica. A causa del grande numero di pazienti sarebbero, infatti, terminate le barelle: “99 persone in attesa di cure, 3 ambulanze del 118 bloccate perché – ha dichiarato un medico del pronto soccorso al Corriere.it - al momento le barelle sono terminate e non è possibile sbarellare i pazienti”.
La situazione avrebbe poi toccato il livello massimo di urgenza proprio nelle prime ore della mattina, stesso orario di arrivo della signora al nosocomio. La congestione sembrerebbe legata ad una “sala medica chiusa da tempo” ha commentato lo stesso medico. Dei cartelli informavano infatti i pazienti che, da fine Novembre, lo staff sarebbe stato privo di una unità. Anche per questo, sempre secondo i medici, i codici bianchi e quelli verdi hanno dovuto affrontare lunghe attese.
CODACONS - Questo caso di malasanità non è però passato inosservato agli occhi del Codacons, che ha avrebbe già avviato le pratiche per valutare possibili azioni legali nei confronti del policlinico e della Regione Lazio. Secondo una ricostruzione, disposta dai familiari della donna, non sarebbero mancati dei solleciti da arte loro. Ma la risposta del personale pare sia stata sempre la stessa: “Non c’è il medico di turno”.
