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Don Bosco Anagnina / Via Tuscolana

Tuscolana: a bando locale confiscato alla criminalità, diventerà ristorante didattico

Il Municipio VII ha messo a disposizione uno spazio di 220 mq confiscato per farne un ristorante didattico. C’è tempo fino al 15 giugno per partecipare all’avviso pubblico

Duecentoventi metri quadrati con affaccio su via Tuscolana. Il Municipio VII ha messo a bando un ex ristorante, situato tra le fermate di Lucio Sestio e Giulio Agricola. Si tratto d' un locale, confiscato alla criminalità organizzata, che dal 2018 è entrato nella disponibilità del patrimonio municipale.

Dalla criminalità al territorio

“Non è la prima volta che mettiamo a disposizione della comunità un locale confiscato Lo avevamo anche fatto con un immobile che è diventato ‘Gate VII’ un centro di semi-autonomia per donne vittime di violenza. Questa volta – ha fatto sapere la minisindaca Lozzi – abbiamo intenzione di realizzare un progetto che, oltre a finalità sociali, ha anche un risvolto occupazionale”.

Una manifestazione d'interesse

Fino al 15 giugno le organizzazioni di volontariato, le associazioni di promozione sociale, le cooperative e tutte le realtà del Terzo Settore che sono interessate all’utilizzo dell’immobile, possono partecipare all’avviso pubblico. Si tratta di una manifestazione d’interesse cui l’amministrazione ricorre per sondare il mercato dei possibili destinatari, in vista di una futura assegnazione. Quest’ultima sarà di sei anni e quel periodo di tempo, è stato specificato, comprende anche l’adeguamento, la messa a norma dei locali e l’ottenimento delle autorizzazioni necessarie”.

Un ristorante didattico

L’intenzione dell’amministrazione municipale è di destinare il bene a favore di persone “in condizione di fragilità sociale” si legge nell’avviso pubblico “per il supporto all’autonomia attraverso la formazione nel campo della ristorazione”. L'obiettivo è quindi quello di trasformare uno spazio, in passato ad appannaggio di realtà criminali, in un volano d'occupazione per quanti cercano una possibilità nel campo della ristorazione.

A chi è destinato

Le realtà del terzo settore che sono interessate a candidarsi, e che quindi potrebbero fruire gratuitamente di quel bene, devono avere dei soci disoccupati o iscritti da sei mesi al centro per l’impiego con una percentuale che varia in funzione dell’età. Si va dal 20% nel caso di persone che, con le caratteristiche descritte, abbiano più di 50 anni e si arriva al 30% se invece rientrano nella fascia 18-35 anni. Tutti i soci, invece, devono “avere e mantenere un ISEE inferiore ai 30mila euro”. Una delle saracinesche calate nel quadrante Tuscolano, ben prima dei problemi generati dal nuovo Coronavirus,  sarà presto risollevata. I costi di ristrutturazione del locale, che su prenotazione è possibile visitare, saranno a carico del futuro concessionario.


 

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