Don Bosco: il giardino della scuola de Curtis è una selva impraticabile
Soglie di marmo divelte, erba alta, pali della luce a terra. Il cortile della scuola di Don Bosco è diventato off limits per gli studenti. Falcetti (FdI): "E' inaudito: in questo periodo dell'anno quell'area deve essere utilizzabile"
Niente giardino. Gli ultimi giorni di scuola si passano in classe, nel plesso di Don Bosco intitolato ad Antonio de Curtis. D'altra parte, pensare di trovare ristoro nel cortile scolastico, sarebbe impensabile. Tante infatti sono state le criticità documentate con un reportage fotografico da Emanuele Falcetti e Francesca Crapanzano, del circolo di Fratelli d'Italia del Tuscolano.
IL SOPRALLUOGO - "Siamo andati sul posto e abbiamo constatato totale mancanza di sicurezza – annunciano i due attivisti di FdI – c'erano soglie di marmo divelte, pali della luce a terra con fili scoperti, caditoie ostruite che non permettono il deflusso dell'acqua, erba altissima con ogni tipo di animali e insetti. Tutto – sottolineano i due - mette in pericolo la sicurezza dei ragazzi. Una criticità inaudita, un'area di cui gli studenti non hanno potuto usufruire, e che sarebbe stata utile con il caldo di questo periodo".
NIENTE GIARDINO - I problemi segnalati nel cortile della scuola di Don Bosco non sono pochi. Eppure "E' lì che i bambini ed i ragazzi passano la maggior parte del tempo – incalzano Falcetti e Crapanzano - e noi abbiamo un'amministrazione che non si interessa a loro e alla loro sicurezza; bell'insegnamento viene dato, già da piccoli devono sapere cosa sia il disinteresse o meglio menefreghismo nei confronti del prossimo. Cosa pensa di fare questa amministrazione, continuare a guardare ? Questi ragazzi ora cosa devono aspettare per vedere pulita quest'area, settembre ? Quest'amministrazione deve iniziare a lavorare e lavorare seriamente o lasci il posto a chi è più capace. Alla nostra visita – concludono i due attivisti di Fratelli d'Italia - abbiamo fatto seguire un'interrogazione comunale".
