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Pentagono italiano a Centocelle: "E' una follia e va fermato"

Il progetto annunciato dal Ministro Pinotti di un "Pentagono italiano" a Centocelle non piace. Peciola: "E' una delle zone di Roma più densamente popolate. Lì c'è un polmone verde che va invece riqualificato"

L'idea di realizzare un "Pentagono" anche nella Capitale desta perplessità. In particolare, l’area indicata dal Ministro Roberta Pinotti, nell’ex aeroporto di Centocelle, è diventata facile bersaglio alle critiche. Soprattutto perché, in quella zona, residenti e comitati vorrebbero fosse completato il parco di Centocelle. L’unico polmone verde per il popoloso quartiere di Don Bosco.

IL PENTAGONO ITALIANO - Tra i primi ad evidenziare i limiti del progetto, l'ex capogruppo di SEL in Campidoglio Gianluca Peciola. "Leggete bene questa intervista, un'intervista che appare innocua e che nasconde un piano da Dottor Stranamore, con i folli che hanno le leve del potere e gestiscono le sorti dell'umanità - scrive in un post l'ex Consigliere comunale, facendo riferimento ad un articolo apparso su La Repubblica -  Con un candore e orgoglio agghiaccianti il ministro della Difesa, Roberta Pinotti,  ci dice che in una delle zone di Roma più densamente popolate e fortemente colpite dalla cementificazione nascerà un vero e proprio 'Pentagono italiano'. I nostri geni al comando forniscono anche dati sensibili, come a voler segnalare l'importanza strategico-militare del nuovo sito".

IL PARCO DI CENTOCELLE - Il giudizio di Gianluca Peciola lascia poco margine ad interpretazioni. " Io penso che tanta irresponsabilità vada denunciata e fermata. Subito - premette l'ex consigliere capitolino, che poi argomenta -  Parliamo di un progetto folle che andrebbe a collocarsi proprio accanto al già presente Comando Operativo di Vertice Interforze chiedendo l'occupazione di un ulteriore porzione di 5 ettari del Parco Archeologico di #Centocelle, unico polmone verde del quadrante, di cui comitati e cittadini dei tre Municipi su cui si affaccia da lungo tempo e a gran voce né richiedono la bonifica e riqualificazione per una sua completa restituzione ad uso pubblico e cittadino". 

TRASPARENZA E OPACITA' - Le critiche non risparmiano neppure l'amministrazione cittadina. "Troviamo ancora più incredibile e deludente che di fronte a questo piano terrificante gli amministratori locali non solo non riferiscano direttamente ai cittadini con trasparenza e tempestività quanto sta accadendo, ma se ne rendano complici effettuando sopralluoghi tecnici con i referenti preposti.  Questo progetto va fermato e sarà fermato. Chiediamo immediate spiegazioni da un Comune che propaganda trasparenza e pratica opacità e insabbiamento".

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