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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Don Bosco Cinecittà / Via Calpurnio Pisone

Don Bosco: muri e pali stradali invasi da cartelli abusivi

Un lettore ci ha segnalato, documentandola con un reportage fotografico, la massiccia presenza di cartelli abusivi in alcune strade di Don Bosco. Ma l'elenco delle sacche di degrado, nel quartiere, è ben più ampio

Attaccati ai pali della luce. Ma anche sui muri dei palazzi e persino sulle grate dei garage, con tanto di targa plastificata. A Don Bosco, l’invasione di cartelli selvaggi è diventata quasi virale. Ad essere bersagliata, stando alle immagini che un lettore ci ha inoltrato, sarebbe soprattutto la zona intorno a Piazza dei Consoli.

I CARTELLI ABUSIVI - “Volevo segnalare il grave stato di degrado e incuria in cui versano alcune vie - ci scrive il lettore prima d’iniziare l’elencazione -  In piazza Sempronio Asellio e in via Calpurnio Pisone, due commercianti stanno attaccando numerosi cartelli abusivi per proporre indicazioni e tariffe, appendendo questi annunci ai pali della luce, alle ringhiere di un garage privato, ai muri dei palazzi. Per farlo – ci spiega il residente – bucano anche  il travertino” .  Ci sarebbe un' azienda poi che  termoidraulica “mette cartelli anche sui marciapiedi di via Calpurnio Pisone, dendendo difficile il passaggio pedonale”.

SCRITTE E SCARSA ILLUMINAZIONE - Il problema del degrado però, non è causato soltanto dalla massiccia presenza di cartelli e manifesti abusivi. “Piazza Sempronio Asellio è deturpata da scritte, piena di buche, mal illuminata – prosegue il lettore che ha inoltrato la segnalazione anche alla squadra dei PICS -  viale Nobiliore è il regno delle affissioni abusive, disseminate ovunque; via Calpurnio Pisone, nel tratto che costeggia l'istituto superiore Jean Piaget, presenta alla sera numerosi passeggini legati agli alberi con catene”.

UN DEGRADO DIFFUSO - “Ogni tanto stazionano  - aggiunge  il residente nella stessa segnalazione -  due furgoni bianchi con targa straniera che vengono riempiti di oggetti di dubbia provenienza. Tutto quello che chiedo è di vedere il mio quartiere un po' più pulito e di ripristinare la legalità”. La sensazione è che, per combattere queste forme di degrado, la disponibilità dei pur volonterosi retaker, rischia davvero di  non bastare più.

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