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Don Bosco Don Bosco / Via Tuscolana, 791

Esplosione granata al Don Bosco: resta in carcere l'ex militare

Il Gip del Tribunale di Roma ha convalidato il fermo per Massimo Sculli, fermato nei giorni scorsi per la morte dell'operaio che stava ristutturando un appartamento in via Tuscolana 791. I legali: "Faremo ricorso"

Ha chiesto scusa tramite i suoi legali dichiarandosi profondamente mortificato per la perdita della vita dell'operaio romeno di 27 anni avvenuta giovedì scorso in seguito allo scoppio di una granata custodita, insieme ad altri ordigni, in uno zaino spostato durante lavori di ristrutturazione in un appartamento nel quartiere Don Bosco, al Tuscolano, "Non so che cosa possa essere successo - ha dichiarato ai propri legali, Fabrizio Consiglio ed Eugenio Daidone, che lo hanno incontrato venerdì - avevo lasciato quella borsa da tanto tempo. Me ne ero completamente dimenticato".

CONFERMA DEL FERMO - Massimo Sculli, fermato per la morte di Robert Yulian Kessler, in relazione al quale il Gip del Tribunale di Roma ha convalidato il provvedimento del Pm Erminio Amelio ed emesso una ordinanza di custodia cautelare. Sculli è in carcere con l'accusa di detenzione d'armi da guerra e morte come conseguenza di altro reato. I suoi avvocati, Eugenio Daidone e Fabrizio Consiglio, annunciano ricorso. "Non riteniamo condivisibile la decisione presa dal giudice - spiegano -. Faremo ricorso al Tribunale del riesame. Il nostro assistito è completamente incensurato. Quella granata è deflagrata dopo che due spolette sono state rimosse".

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