Don Bosco: si avvicina “la Primavera di Roma”
Sabato 9 manifestazione cittadina in piazza Don Bosco "per una legalità che nasce dal basso e per portare un'idea diversa di Roma, finalmente Capitale della Repubblica"
La Primavera di Roma torna nelle piazze. Il Movimento, lanciato in occasione della manifestazione cittadina contro la discarica di Falcognana, svoltasi il 21 settembre ai Fori Imperiali, scende nuovamente in campo. Scegliendo, questa volta, uno dei luoghi simbolo della città: piazza Don Bosco.
LE VERTENZE TERRITORIALI E AMBIENTALI -“Manca ormai una sola settimana all'assemblea popolare costituente per l'ambiente e la difesa dei diritti che si svolgerà dalle 17 a Piazza Don Bosco – ricorda il portavoce Alessandro Lepidini – Quel sabato saremo in piazza per la difesa della Costituzione e della democrazia, contro tutte le devastazioni territoriali: Falcognana (Roma), Cupinoro (Bracciano), Roncigliano (Albano Laziale), e ancora Guidonia, Borgo Montello (LT), l'autostrada Roma-Latina, le bretelle Cisterna Valmontone e Tor de Cenci, Roma Civitavecchia. E poi tutte le vertenze territoriali del Municipio VII, contro la nuova centralità romanina, l'emergenza abitativa e il diritto al lavoro e tante altre”.
LA PARTECIPAZIONE POPOLARE - La Primavera di Roma, salda quindi le vertenze dei vari territori della provincia capitolina. Territori cui, nel corso di queste settimane, non sono stati risparmiati attestati di solidarietà. Dai tre giorni di proteste a Cinecittà, fino alle manifestazioni contro le discariche di Cupinoro e Roncigliano, gli attivisti del Presidio No Discarica, e dunque della Primavera di Roma, sono ripetutamente scesi in piazza. “Per una legalità sostanziale che nasce dal basso, con poteri deliberativi e il coraggio di essere portatori di un'idea diversa di Roma finalmente capitale della Repubblica – ricorda Lepidini - città dei diritti, da affermare nell'attuale vuoto del dibattito pubblico cittadino. Partecipa e promuovi la costituente di sabato 9 novembre perché la difesa della democrazia e la rivendicazione dei diritti non può più essere delegata. Tutte e tutti in piazza Don Bosco” conclude il portavoce del movimento.
