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Teatro Novecento: la ricostruzione si blocca ancora

Intervista al Presidente del X Municipio Sandro Medici sulla situazione attuale del progetto di ristrutturazione del teatro di posa: "Se a settembre non verranno messi a disposizione i soldi continueremo a lottare, per avviare almeno il cantiere all'inizio del 2012"

 Teatro Novecento, l'antico teatro di posa dell'Istituto Luce, è situato nel territorio del X Municipio all'interno del complesso dell'edificio municipale.  In seguito ad un incendio il teatro venne in gran parte distrutto e conseguentemente abbandonato.

L'idea della ristrutturazione del teatro di posa nasce dieci anni fa con l'amministrazione di centro sinistra, di cui Sandro Medici è tutt’ora Presidente.
"Quando venimmo a scoprire questo teatro abbandonato, si decise di portare avanti  una battaglia per ottenerne il finanziamento per  la sua ricostruzione - racconta il Presidente- il tutto ebbe inizio   nell'ultimo anno della seconda giunta Veltroni 2007, dove si riuscì ad introdurre nella legge per Roma capitale un finanziamento per il teatro.”
 
A creare difficoltà nella realizzazione del progetto: la fine della giunta Veltroni ed il conseguente insediamento della nuova giunta di centro destra con il sindaco Alemanno che, nonostante  l'approvazione del finanziamento del Consiglio dei Ministri, non diede avvio al progetto.
 
Solo quest’anno (marzo 2011) la commissione di Roma capitale del campidoglio conferma il finanziamento. In questi due anni di interregno fu un vero e proprio braccio di ferro -dice il Presidente- per ottenere realmente i finanziamenti.” Queste difficoltà hanno portato Medici a minacciare le dimissioni come atto di protesta verso le decisioni del Comune.
 
Gli attriti tra X Municipio e Campidoglio crescevano, e la  giunta Capitolina per giustificare l'assenza del finanziamento rispondeva al Municipio che vi erano altre priorità, “mostrando un accentuato disinteresse nei confronti della cultura, reputandola qualcosa di seconda fascia - dice il Presidente.
 
Aggiunge poi Medici: “E’ stato molto difficile far capire che la cultura è quella cosa che dà benessere, sollievo sociale, aiuta il sorriso.” Questa è l’idea che sta dietro la ricostruzione del teatro: fare della cultura una risorsa da mettere a disposizione del cittadino, ma la cosa più difficile dice il Presidente è “spiegare la cultura”.A marzo 2011 il Municipio ottiene il via libera dal Comune ed inizia la fase procedurale del bando che prevede la messa in gara sia della progettazione esecutiva, sia dei lavori veri e propri.
 
Il progetto ideato dal Municipio si discosta dalla tradizionale idea di teatro:  “E' un teatro semovente – spiega il Presidente- che può essere utilizzato non solo come teatro tradizionale con una platea centrale, che allude all’utilizzo di questo spazio 24 ore su 24, messo a disposizione del pubblico, della gente, per la formazione, per suonare, per concerti o rappresentazioni, il massimo della libertà e il massimo delle possibilità.”  Continua Medici:“L’intento di questo progetto è far avvicinare i cittadini alla cultura, fare divenire questa un importante strumento di crescita  mettendola a disposizione di tutti.”
 
Oltre al progetto di un teatro moderno, più facilmente fruibile, si manifesta la volontà di riscoprire e rilanciare la cultura come fondamento della società. Cultura  minata sempre più dalle istituzioni, non a caso lo stesso Presidente Medici fa riferimento alla situazione del Teatro Valle e del cinema Palazzo occupati per scampare alla chiusura.
 
Ottenuto, a fatica, il finanziamento dal Campidoglio il progetto di ristrutturazione del teatro Novecento si è nuovamente incagliato fra le maglie della burocrazia. “Il Municipio ha fatto domanda alla Ragioneria di Stato che dopo due mesi ancora non ha avviato il procedimento e-  conclude il Presidente- se a settembre non verranno messi a disposizione i soldi continueremo a lottare, per avviare almeno il cantiere all'inizio del 2012.”  
 
 
 

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