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“Giù le mani dai fondi europei”: Cinecittà Bene Comune rivendica il proprio coinvolgimento

Esclusa dall'accreditamento per definire la nuova programmazione dei Fondi Europei, la Rete di Cinecittà Bene Comune ha manifestato sotto alla Regione Lazio. Rivendicando le proprie proposte

Non ci sta la Rete Territoriale Cinecittà Bene Comune. La partita sui Fondi Sociali Europei è troppo importante per consentire ad un territorio così popoloso, come quello del Municipio VII, di venire escluso. Almeno nella sua forma più radicata di rappresentanza dal basso. Anche perchè, come rivendicano i portavoce della Rete, "il coinvolgimento delle realtà territoriali è previsto nel codice di condotta europeo".

L'INCONTRO FORMALE - “A seguito della richiesta di prendere parte al processo di partecipazione sui fondi strutturali europei attraverso il partenariato  e in seguito all’incontro formale avvenuto il 28 marzo con il vicepresidente Massimiliano Smeriglio e l’assessore al Bilancio Alessandra Sartore – ricostruisce la vicenda Alessandro Luparelli – Cinecittà Bene Comune ha chiesto formalmente di poter essere accreditata al percorso di definizione della nuova programmazione dei Fondi Europei”.

GLI ATTORI ISTITUZIONALI - A monte è stata istituita una Cabina di Regia per la programmazione dei FSE, che opera insieme  all’Autorità di Gestione ed all’Assessorato allo Sviluppo Economico della Regione Lazio per realizzare un  “ processo partenariale utile a condividere con le parti sociali, le rappresentanze istituzionali e i protagonisti della realtà economica e sociale del territorio, le priorità e le linee di intervento del Programma Operativo Regionale del Fondo Europeo Strutturale Regionale  2014 – 2020”.

LA DOCCIA FREDDA - Una richiesta, quella della Rete di Cinecittà Bene Comune, a cui “è seguito un inaspettato no da parte della regia regionale. Pertanto abbiamo deciso di denunciare questa mancanza nei nostri riguardi, rispetto all’accordo siglato il 28 marzo e rispetto al regolamento attuativo della commissione europea". Quest'ultima  "istruisce il percorso e asserisce all’obbligo di coinvolgimento delle realtà territoriali della Regione Lazio come la nostra, nel codice europeo di condotta. Inoltre sul regolamento attuativo si fa riferimento esplicito ad 'organizzazioni territoriali ombrello' con un rappresentate, capaci di esprimere interessi diversi, come è il caso della rete territoriale Cinecittà Bene Comune”. A fronte di queste considerazioni Cinecittà Bene Comune ha manifestato sotto la Regione Lazio, al grido “Giù le mani dai fondi europei!”.

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