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Il Corto Circuito presenta il conto: occupato il municipio. La Fantino scrive a Tronca

Gli attivisti del Centro Sociale di Cinecittà hanno inscenato un'occupazione della Presidenza del Municipio, considerato "latitante". La risposta del Municipio è stata conciliante: "Vogliamo incontrare Tronca, per trovare una soluzione"

Nella mattinata il Corto Circuito ha occupato gli uffici di Presidenza del Municipio VII. Lo ha fatto per ricordare lo stato in cui versa lo storico centro sociale di Cinecittà Labaro. Minacciato dai sequestri e dalla delibera 140, gli attivisti del CSOA hanno denunciato anche la latitanza dell'amministrazione locale.

L'ASSENZA DEL MUNICIPIO - "Il ruolo di questo municipio è praticamente assente: ha lasciato mano libera ad alcuni funzionari affinchè quella che doveva essere una vertenza da risolvere sul piano politico, è ormai gestita solo come problema di ordine pubblico – ha ricordato, megafono alla mano, lo storico attivista Nunzio D'Erme – Tutto ciò è potuto succedere grazie alla latitanza di questo municipio. Alla sua dirigenza politica ed alla sua giunta". Un affondo duro verso un'amministrazione che, almeno a livello dichiaratorio, si è spesso schierata al fianco del Centro Sociale.

L'OFFERTA DI SERVIZI - "In questo municipio ci sono centinaia di abusi – ha aggiunto D'Erme - Perchè ci si continua ad attaccare a pezzi di città che sono una risolras eed un controllo democratico dal basso in un territorio diventato sempre più terreno di conquista per affaristi ?Noi sono 26 anni che svogliamo un ruolo di risorsa e di utilità sociale a fronte di una politica assente".

IN ATTESA DEL PREFETTO - L'occupazione simbolica è terminata la mattinata stessa. Alcuni portavoce del Corto Circuito sono quindi stati ricevuti dalla Presidente Fantino che, successivamente, ha diramato anche un comunicato stampa. "La messa in sicurezza del Corto Circuito è sempre stato un obiettivo importante e urgente per il VII Municipio – ha ricordato Fantino - nel corso del tempo, abbiamo lavorato per trovare una soluzione condivisa anche con il Campidoglio. Tuttavia dopo l’incontro dello scorso 6 ottobre con il Prefetto Gabrielli,l’iniziativa non ha avuto alcun seguito a causa dell’assenza di iniziative da parte dell’amministrazione comunale": Secondo quando riporta Fantino nella nota stampa, il Prefetto si sarebbe "mostrato più che disponibile all’istituzione di un tavolo tecnico per avviare la procedura di regolarizzazione amministrativa dello spazio cucina". Però alle intenzioni non sono seguiti i fatti. E lo spazio cucina, la tensostruttura allestita per sostituire il padiglione bruciato, continua ad essere considerato una sorta di abuso edilizio.

LA DELIBERA 140 - L'altra seria minaccia alla sopravvivenza del Corto, è data dalla delibera 140. Si tratta di un provvedimento, varato dalla Giunta Marino, con il quale si punta al riordino e sostanzialmente alla messa a profitto del patrimonio capitolino. A tal riguardo Fantino ha sottolineato che "la situazione del Corto Circuito è  la stessa di molte realtà sociali cittadine, messe a rischio in questi giorni dall’applicazione rigida della delibera 140/2015. Una delibera che rischia di cancellare  molte di quelle esperienze di autorganizzazione sociale che in questi anni hanno supplito all’assenza di investimenti per le politiche giovanili. Per questo nel chiedere un incontro al commissario Francesco Paolo Tronca - conclude Fantino - auspico che al più presto possa essere trovata una soluzione, che riconosca e difenda il valore sociale delle tante realtà positive che rischiano di scomparire”. 

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