A Cinecittà il cinema è di casa. Lo è dalla nascita degli studios, avvenuta nel lontano 1937. Ed è tornato ad esserlo negli anni Cinquanta, dopo la fase della guerra, dei bombardamenti e degli sfollati. Cinecittà è un pezzo di Roma. Della storia di questa città. E nonostante tutto, nel mondo, la sua fama è ancora solida. Anzi solidissima.

IL CINEMA ALL'APERTO - A scanso di equivoci,a ribadire il legame tra il territorio ed il mondo delle pellicole, ci ha pensato l’Estate Romana. Dal 26 luglio infatti, e fino al prossimo 14 settembre, anche in piazza Cinecittà 11 saranno proiettati film, con particolare attenzione alla produzione indipendente ed europea.  Come per Villa Lazzaroni, che ospita un’altra arena, il cinema torna a rinsaldare il proprio legame al territorio, anche attraverso una politica di prezzi contenuti, come stabilito dall’Estate Romana: 5 euro per ogni spettacolo. “Ora  possiamo sicuramente affermare che il cinema sia tornato a casa, nel quartiere che più di ogni altro ha contribuito a scriverne la storia” ha fatto notare il Presidente Fantino.

UN PATRIMONIO DA SALVARE - E la storia di Cinecittà, con i suoi “studios cinematografici di via Tuscolana,con il Centro Sperimentale di Cinematografia, e con gli edifici dell'ex Istituto Luce, che attualmente ospitano la sede del VII Municipio – ha rimarcato Fantino – ogni giorno si rivive la testimonianza d’ un legame indissolubile tra il cinema e il territorio. A rappresentare – ha infine concluso il Minisindaco – un patrimonio culturale, artistico e professionale da valorizzare sempre di più soprattutto in chiave futura”.