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Antenna di Via Gentile: si torna a chiedere un piano regolatore delle installazioni elettromagnetiche

La vittoria dei cittadini, contrari all'attivazione della Stazione Radio Base di via Gentile, riapre il tema del piano regolatore. Per Santori: "Rappresenterebbe una concreta garanzia in favore della cittadinanza"

La sentenza del Consiglio di Stato, è stata una vittoria per i cittadini che si erano opposti all’attivazione dell’antenna di via Gentile. Un risultato a lungo agognato nel quartiere di Cinecittà Est che, già con il pronunciamento del TAR, aveva assaporato il sapore di una vittoria. Poi guastato dal ricorso delle compagnie telefoniche e dell’Avvocatura Capitolina.

LA VITTORIA DEI RESIDENTI - “Dopo tre anni di lotte da parte dei comitati e della cittadinanza residente, finalmente la giustizia ha avuto il suo corso – osserva Fabrizio Santori consigliere regionale del Lazio e componente della commissione Ambiente e Salute –  Il Consiglio di Stato ha infatti respinto i ricorsi presentati dalle compagnie telefoniche e, incredibilmente, anche da Roma Capitale nella persona del Sindaco Marino contro la sentenza del Tar Lazio del 27 gennaio 2014 che dava ragione al comitato No Antenna di Via Gentile a Cinecittà e imponeva la rimozione dell’antenna installata in loco. Alla luce di questa sentenza chiediamo quindi l’immediata ottemperanza di quanto stabilito dalla sentenza e l’immediata rimozione dell’antenna”.

LE DUE SENTENZE - Con la propria sentenza, il Consiglio di Stato ha di fatto riconosciuto che “non è stato rispettato il limite di distanza dagli edifici per la presenza, in particolare, di un plesso scolastico”. Su questo aspetto si erano concentrate le proteste dei cittadini, che avevano fatto breccia già nella sentenza emessa dal TAR. La scuola si trova a 37,80 metri di distanza dal fabbricato dove è installata l’antenna. Troppo poco, poiché come il tribunale amministrativo riconosceva, servono 100 metri per garantire, “secondo criteri prudenziali”, la “tutela della salute pubblica”.

PIANO REGOLATORE DELLE ANTENNE - Adesso, con la sentenza del Consiglio di Stato, si potrebbe aprire una nuova stagione, nella gestione del rapporto tra concessionari ed istituzioni cittadine. “La battaglia portata avanti a livello di senso civico e sotto il profilo legale dai cittadini della zona, oltre a rappresentare una vittoria di quanto stabilito dalla nostra Costituzione nell’ambito della tutela della salute e dell’ambiente, deve essere da stimolo per le Istituzioni affinché si arrivi presto alla redazione di un dettagliato piano regolatore delle installazioni elettromagnetiche. Si tratta di una rivendicazione su cui da tempo ci battiamo  - ricorda Santori - e che rappresenterebbe una concreta garanzia in favore della cittadinanza. Che non deve essere sempre costretta a battaglie estenuanti come quelle portate avanti, per fortuna vittoriosamente, da tutti i cittadini di Cinecittà Est. E’ evidente che a seguito di questa sentenza storica Roma Capitale ha ora la responsabilità di verificare tutte le antenne autorizzate nel corso del tempo compresa l’ultima di via delle Palme, a Centocelle nel V Municipio dove abbiamo provveduto con la richiesta di accesso agli atti per vederci chiaro sulle autorizzazioni rilasciate per l’installazione dell’antenna radio base telefonia mobile”.

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