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Cinecittà: bocciate le proposte del M5S su decoro e patrimonio immobiliare

Il M5S non vedendo passare nessuna proposta in Consiglio Municipale, sentenzia “ Siamo alle solite:la maggioranza adotta la pratica sbruffona dell’asso piglia tutto”

Buona la prima? Parrebbe di no. La ripresa dell’attività consiliare nel nuovo supermunicipio VII, non è piaciuta alla truppa penta stellata, che ha incassato una serie di bocciature.

ARTISTI DI STRADA - “A cominciare dalla votazione sul nuovo regolamento artisti di strada, in cui la maggioranza ha praticamente disatteso la richiesta di attenzione sullo stralcio  - nel nuovo regolamento - della parte relativa alla tutela dei minori nelle attività in questione – ci spiega il gruppo consiliare M5S - Una parte, quella dell’art. 5, che in precedenza ben regolava la tutela minorile nei confronti dei fenomeni di sfruttamento”.

ANAGRAFE PATRIMONIALE IMMOBILIARE -. Analogo destino è toccato  ad un’altra proposta. “Stessa ostruzione il M5S la riceve rispetto alla proposta di istituzione dell’Anagrafe Patrimoniale Immobiliare del Municipio – scrivono sempre i consiglieri a cinque stelle -  Tacciato di strumentalizzazione politica, il consigliere Coia viene invitato a ritirare la mozione, cosa che farà non prima aver chiesto la messa a verbale dell’impegno della presidente Fantino ad avviare il processo di censimento”.

DECORO URBANO -  Ma poiché non c’è due senza tre, arriva anche una terza stroncatura. “Il Consiglio viene poi chiamato ad esprimersi sulla mozione che chiede l’istituzione di un responsabile del decoro urbano, figura proposta dal Movimento sin dal suo programma elettorale. Non va bene neanche questa. Il M5S viene addirittura accusato di prendere in giro i cittadini – osservano i consiglieri - Anche a riguardo la richiesta della maggioranza è di ritirare la mozione, bocciata poi da quest’ultima all’unanimità”.

SALVATOR ALLENDE E' DIVISIVO - “Prima della chiusura del Consiglio la stessa maggioranza decide quindi di affrontare un vero ‘nodo cruciale’ della crescita del nostro territorio: la scelta del nome della sala consiliare –ironizzano i grillini - Viene proposto e votato il nome di Salvador Allende, sebbene parte della minoranza avesse chiesto di far convergere la scelta verso una personalità condivisa da tutte le forze politiche. Siamo evidentemente alla presenza di uno stile ben noto ai cittadini di questo Paese: chi governa in maggioranza finisce per adottare la pratica sbruffona dell’asso piglia tutto, dove l’iniziativa della minoranza, anche quando mossa dall’interesse per il bene comune, diventa solamente fuoco nemico da neutralizzare. I problemi reali passano così in secondo piano – conclude il gruppo consiliare penta stellato - quando l’importante non è risolverli, ma farne gestione esclusiva”.

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