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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Residence Campo Farnia: in bilico il destino di centinaia di persone

Gli operatori del centro di assistenza alloggiativa di Campo Farnia, insieme a molti residenti, hanno manifestato davanti l'Assessorato di Danese. Chieste garanzie sulla prosecuzione dei servizi

C’erano una cinquantina di persone questa mattina davanti la sede dell’Assessorato alle politiche sociali del Campidoglio. Si trattava dei residenti e degli operatori del Residence di Campo Farnia, uno dei tanti centri di assistenza alloggiativa temporanea della Capitale. Uno di quelli che, dal racconto di alcuni operatori, funzionava bene.

IL PROLUNGAMENTO DEI SERVIZI - “Una nostra delegazione è stata ricevuta da Mario De Luca, segretario dell’Assessore Danese. E siamo rimasti parecchio tempo, perché una delle questioni che ci  stava a cuore, non è stata chiarita – spiega Nicola Galateo un operatore della struttura –  Noi sappiamo, dallo scorso febbraio, che il Dipartimento ha posto come scadenza per i servizi di questo Residence, la data del 30 giugno. Ora sembra che ci sia l’intenzione di proseguire, così almeno ci è stato detto. Manca però l’ufficialità ed a quanto pare, dovrebbe arrivare con un atto di Giunta Capitolina”.

I SERVIZI OFFERTI - In assenza di questo prolungamento, a pagarne sarebbero i tanti residenti di Campo Farnia. “Qui ci sono 128 nuclei assistiti” c’informa l’operatore. Dunque tante persone, a cui vengono offerti servizi disparati. “La nostra piccola cooperativa, che non è tra quelle che compaiono nell’inchiesta di Mafia Capitale – osserva Galateo – si occupa del portierato, ma non solo. Accompagniamo i residenti a disbrigare le pratiche amministrative presso il Municipio ed il Comune. Inoltre, in maniera del tutto gratuita, abbiamo attivato moltissimi altri servizi. Durante questi anni, abbiamo messo su un laboratorio di sostegno allo studio; una ludoteca Nati per leggere da 0 a 6 anni;  un laboratorio video dove partecipano i ragazzi e le ragazze. E poi ancora una ludoteca 'Giochi e Colori' per i bambini. Inoltre – prosegue l’operatore – abbiamo fatto dal 2012 prevenzione cardiologica, c’era poi un fisioterapista, un ostetrica…tutti volontari. Non è un caso se, infatti, si sia parlato del modello Campo Farnia”.

IL FUTURO DEI RESIDENTI - I nuclei assistiti, che questa mattina hanno manifestato con gli operatori, chiedono però certezze sul proprio futuro. Attraverso un volantino, diffuso durante il sit-in, hanno chiesto che vengano investiti soldi “per il recupero del Patrimonio Pubblico da utilizzare per alloggi di edilizia pubblica”. I residenti di Campo Farnia chiedono poi che sia garantita “la continuità, scolastica, quella dell’Assistenza Sociale Municipale e l’assistenza medica”. I disoccupati poi, vorrebbero “corsi di formazione lavoro”. Sul versante abitativo, anche gli operatori sembrano concordare sulla linea da seguire. “I residence hanno fallito – chiude l’intervista Nicola Galateo –È arrivato il momento di pensare ad alloggi popolari e residenza pubblica”.

Viale Manzoni: sit-in operatori e residenti di Campo Farnia

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