Ippodromo Capannelle, la società Hippogroup cede un ramo d'impresa

La società Hippogroup si occupa da tempo della gestione dell'impianto dell’Ippodromo di Capannelle, essendo titolare di una concessione rilasciata dal Comune di Roma. La società beneficiaria ha di recente comunicato di aver ceduto un ramo d'impresa ad un’altra azienda, incaricata ora di svolgere le attività di manutenzione del verde, del comprensorio, delle piste di gara e allenamento in erba, delle aree ricettive aperte al pubblico, nonché del servizio di manutenzione ordinaria dei fabbricati. Questa scelta aziendale potrebbe comportare anche ripercussioni sul piano occupazionale, come confermato dalla denuncia esposta da due sindacalisti: Giuseppe Sperandio Murato, segretario generale Slc Cgil Roma Sud/Pomezia/Castelli e Alberto Manzini, segretario generale Slc Cgil di Roma e del Lazio.

“Tra le tante e incommensurabili bellezze che la città di Roma può vantare di possedere e custodire, l’ippodromo delle Capannelle ricopre nel suo ambito e nel contesto in cui è posto, un indiscutibile valore storico sin dal lontano 1881, anno in cui si inaugurò il primo “Ippodromo di Capannelle” – si legge in un’intervista rilasciata dai due sindacalisti a libero.it - Il 27 Giugno 2012, la società Hippogroup Capannelle comunicava alle organizzazioni sindacali l’apertura delle procedure previste dalla legge per il trasferimento di ramo d’azienda, a decorrere dal giorno 1 Agosto 2012, delle attività di manutenzione del verde, del comprensorio, delle piste di gara e allenamento in erba, delle aree ricettive aperte al pubblico, nonché del servizio di manutenzione ordinaria dei fabbricati presso l’ippodromo a favore di altra impresa, per un totale dichiarato di 26 lavoratori su un organico complessivo, a oggi, di 68 unità, dichiarandole non core business”.

“Quale sarà il ruolo che svolgerà l’ippodromo di Capannelle quando col trasferimento sarà acclarato che Hippogroup per stessa ammissione dei suoi vertici, si occuperà solo di gestire eventi e raccogliere scommesse? – prosegue quindi l’intervista - Può HRC, in presenza di una concessione del Comune di Roma, modificare l’oggetto della sua ragione sociale e della concessione stessa che nella relazione è la “gestione e conduzione degli ippodromi e la conduzione dei centri di allenamento” ridursi a una “semplice” funzione amministrativa e finanziaria? Saranno confermati gli impegni di valorizzazione dell’impianto pari ad alcuni milioni di euro entro il 2016, quando la manutenzione verrà trasferita a terzi? E ancora viene da chiedersi: quale sarà la ricaduta positiva sui cittadini che potrebbero e dovrebbero beneficiare di una delle più belle, vaste e pittoresche aree dell’area urbana (in quanto proprietà del Campidoglio) – hanno concluso quindi Giuseppe Sperandio Murato e Alberto Manzini -una volta che si provvederà alla societarizzazione della gestione?”.