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Capannelle Capannelle / Via Praia a Mare

Capannelle-Statuario: alla mobilitazione dei cittadini partecipa solo Fulvio Giuliano

I residenti sono scesi in piazza per protestare sia contro la mancata apertura di via Praia a Mare che per continuare a chiedere soluzioni al problema della scarsa pressione idrica

Ci sono questioni che attendono soluzioni da anni. In zona Capannelle-Statuario ve ne sono almeno un paio per le quali i residenti chiedono interventi urgenti. Ci riferiamo all’apertura di un’importante strada di collegamento e alla soluzione del problema della pressione idrica.

L'APERTURA DI VIA PRAIA A MARE - Ne abbiamo parlato con Guerriero Latini, presidente del Comitato di Quartiere che mercoledì 5 era in piazza con i residenti. “La mobilitazione, di cui abbiamo dato comunicazione tramite il nostro blog ed il giornalino di quartiere, era dovuta essenzialmente a due ragioni – ricorda Latini - In primo luogo i residenti chiedono l’apertura di via Praia a Mare. Si tratta di una strada di appena 150/200 metri particolarmente utile, perché consente di collegare via Siderno con via Taurianova. Questa strada era tra le opere a scomputo previste per la costruzione dell’Hotel Capannelle. Doveva esser data in acquisizione al patrimonio comunale, ma il punto è che non si è mai proceduto al suo collaudo. Via Praia a Mare è pronta, ma da qualche tempo è stata illegittimamente chiusa con dei vasi”.

LA SCARSA PRESSIONE IDRICA - L’altro problema per il quale i cittadini si sono mobilitati, è quello della scarsa pressione dell’acqua nelle case. “Questo di disagio è ancor più grave” premette Guerriero Latini. Ed in effetti per comprenderlo appieno, dobbiamo fare un passo indietro. “Il nostro quartiere, fino agli anni 80/90, aveva una popolazione di circa 6mila persone. Oggi è di 14. Quello che accade e che la capacità di distribuzione dell’acqua, attraverso le tubature e i piezometri, torri che consentono di portare l’acqua alla quota di fruibilità, non è più sufficiente. Anni fa, con la pressione ad 1,5 e la velocità garantita dai piezometri, l’acqua arrivava tranquillamente nelle case. Oggi invece chi abita al terzo piano, o a livelli superiori, nelle ore mattutine e serali, in cui il consumo idrico è maggiore, vedono uscire dai loro rubinetti una goccia dietro l’altra”.

LE OPZIONI PROPOSTE - Per quanto riguarda le possibili soluzioni a quello che, effettivamente, si configura come un problema particolarmente serio, il Presidente del CdQ propone “un innalzamento dei piezometri, in maniera che, con l’effetto pendenza, aumenti la velocità di scorrimento dell’acqua. Ma poi è anche necessario che intervenga Acea sulle proprie tubature, su cui la manutenzione ordinaria e straordinaria, negli anni, è mancata. Mentre noi le bollette le abbiamo sempre pagate. Con regolarità”.

LA SCARSA PARTECIPAZIONE ISTITUZIONALE - Per quanto concerne la mobilitazione svoltasi mercoledì, Latini osserva come sia  “ intervenuto solo il candidato di centrodestra Fulvio Giuliano, che ringraziamo. Noi, avevamo diffuso attraverso i nostri canali di comunicazione, la notizia che ci sarebbe stata la mobilitazione. Dopodichè credo che, un amministratore, avrebbe dovuto sentire l’obbligo morale di parteciparvi, per sentire le richieste che vengono dal territorio. Ma così non è stato, per la gran parte dei nostri referenti istituzionali”.

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