Quadraro, iniziato il recupero del rudere di via Sagunto: la sua destinazione sarà decisa con i cittadini
Sbloccati i finanziamenti per completare l'edificio di proprietà dell'Ater. Già avviata la bonifica esterna e la messa in sicurezza della struttura. A giorni il concorso d'idee per progettarne l'uso
Il progetto originale è datato 1958. Ma l'edificio di via Sagunto, al Quadraro, non è mai stato completato. L'immobile, pensato per ospitare il centro sociale Tuscolano, versa da decenni in condizioni di estremo degrado.
Il recupero del rudere
"Dopo tanta attesa, sono finalmente partiti oggi i lavori per la riqualificazione dell’immobile di via Sagunto, che da sessant’anni attendeva di essere ultimato e utilizzato a beneficio di tutto il quartiere" hanno annunciato Daniele Parrucci, responsabile Lavoro del PD Roma, e Francesco Laddaga, dell’Assemblea del PD Lazio. L'intervento era stato sul piunto di essere avviato già durante l'amministrazione di Piero Marrazzo. Su richiesta dell'allora Municipio X e di Ater, erano stati stanziati anche 2,3 milioni di euro. Ma con il cambio di giunta in Regione, l'operazione era stata congelata. La buona notizia è che i lavori sono nuovamente partiti.
L'avvio dei lavori di ristrutturazione
"Gli interventi che abbiamo avviato porteranno, dopo una fase di bonifica già effettuata e di messa in sicurezza della struttura, alla restituzione alla cittadinanza di uno spazio pubblico rimasto inutilizzato a causa del rimpallo di responsabilità tra le istituzioni" ha commentato Andrea Napoletano, Direttore generale di Ater. Progettato da Nicolini e De Renzi, è accatastato per uso commerciale. Ha una superficie imponente, perchè si estende su oltre 1700 metri quadrati distribuiti su due livelli. Per ora Ater ha provveduto a bonificare l’area esterna con sfalci, potature e taglio di erba e siepi. Ed ha inoltre rimosso gli elementi in fase di distacco, provvedendo anche al puntellamento delle strutture interne.
Il futuro da scrivere con i cittadini
Ora si tratta di decidere cosa fare dell'immobile. "Come già sperimentato in altre occasioni - ha chiarito il Direttore generale di Ater - dalla prossima settimana apriremo un percorso partecipato di consultazione con i residenti per avere da loro le idee sulla futura destinazione dell’immobile". Il futuro del rudere del Quadraro, adesso, è tutto da scrivere.