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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Appio Claudio Don Bosco / Via dei Sulpici

Locanda dei Girasoli: "Sindaca hai fatto la tua passerella pubblica e sei sparita"

Il ristorante dove lavorano 12 ragazzi con disabilità intellettiva, dovrà partecipare ad una gara per ottenere un locale all'altezza delle loro aspettative. L'annuncio è stato dato a Le Iene. Contestata la Sindaca

Una gara. La titolare del Campidoglio ha sciolto le riserve. Sarà quello il modo attraverso cui, Virginia Raggi, proverà a mantenere la promessa. Con un collegamento telefonico, l'8 dicembre, la prima cittadina aveva annunciato: "Mi impegno a trovare una soluzione" aggiungendo poi  "per quanto possibile".

Il pieno di solidarietà

Da quella telefonata sono trascorsi 2 mesi e nel frattempo la Locanda ha fatto il pieno di solidarietà. Sono state infatti oltre 160mila le persone che hanno chiesto alla Sindaca di mantenere l'impegno pubblicamente assunto. Per ora senza soddisfazione. Il ristorante si trova sempre in via dei Suplici 117h, una zona complicata da raggiungere. In parallelo è stata promossa una mozione, condivisa dai capigruppo dell'opposizione capitolina. I consiglieri comunali, ad inizio febbraio, si sono incontrati per una cena nel ristorante del Quadraro ed hanno firmato un documento la cui discussione in Aula Giulio Cesare non è però sato ancora calendarizzato.

Due mesi di silenzio

Nel frattempo, grazie ad un'intervista de Le Iene, sono stati ottenuti dei chiarimenti sulle intenzioni di Roma Capitale. Come ricordano i gestori della Locanda, tramite una lettera pubblicata sulla propria pagina facebook, "dall'8 dicembre (la data dell'annuncio a Portobello ndr) da parte del Campidoglio è calato il silenzio assoluto, cosa che ci ha spinto a lanciare una petizone per salvaguardare quella che è considerata un modello di eccellenza d'inclusione sociale".

La richiesta della Locanda

Un silenzio assordante che è stato rotto da un'intervista a sorpresa de Le Iene. L'inviato Giulio Golia ha intercettato la Sindaca sul destino del ristorante. La prima cittadina, dopo aver ribadito il proprio apprezzamento per il lavoro svolto nella Locanda, ha annunciato l'intenzione di mettere a gara una serie di immobili sottratti alla criminalità organizzata. E' quindi questa la strada che l'amministrazione pentastellata ha scelto per rispondere alle richieste della Locanda. I cui gestori tendono a sottolineare di  "non aver mai chiesto o ricevuto conitributi pubblici per l'attività che si svolge". l'unica richiesta di aiuto era quella dell'individuazione di "una sede più centrale, volta ad attirare i clienti nei giorni feriali". Un aiuto che non si era chiesto gratuitametne, giacchè il ristoratori ricordano di essere pronti a pagare "prezzi di mercato".

La delusione

"Dopo 2 mesi di silenzio  siamo passati dall'aiuto promesso ad un ipotetica gara che il comune farà sui beni sottratti alla mafia: gara la cui data è un mistero, come un mistero sono le caratteristiche dei locali e la loro ubicazione". Una cosa è chiara comunque, la soluzione non sarà immediata. E probabilmente alle perdite della Locanda, dovrà continuare ancora per un po' a provvedere quel Consorzio Sintesi che ormai da un lustro finanzia il ristorante. Resta l'amarezza vissuta dai tanti estimatori del locale ed, ovviamente, quella dei gestori. "Lei sindaca ha fatto la sua passarella pubblica ed è sparita: questa è la verità - si legge in una lettera firmata La Locanda dei Desideri -  Noi restiamo qui a ricordarle che le promesse si mantengono e che un primo cittadino ha il dovere di non illudere le persone più fragili e le loro famiglie".

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