Gasolio nell'Almone: al lavoro per preservare il Tevere

Si lavora a tutto spiano per scongiurare un disastro ambientale causato dallo sversamento di carburante nel fiume Almone.

BILANCI. Nessuna conseguenza per la popolazione e un danno ambientale minimo anche se è ancora presto "per una stima dei danni". E' il primo bilancio tracciato dai sponsabili del Comune e della Protezione civile al termine di una riunione per fare il punto della situazione. "Poteva diventare un diastro ambientale, ma è stato scongiurato grazie al tempestivo intervento di Vigili del fuoco e della Protezione civile - ha detto l'assessore all'Ambiente del Comune di Roma, Marco Visconti - Le conseguenza per l'ambiente sono molto contenute, ma è un crimine che va punito e spero che i responsabili siano presi nel più breve tempo possibile. E' un monito affinché queste cose non accadano più". Il direttore della Protezione civile della capitale, Tommaso Profeta, ha detto che "seimila litri di gasolio (su circa 10-12 mila stimati, ndr) sono stati già recuperati con il pompaggio e contiamo di recuperarli tutti nelle prossime ore". "E' presto per una stima dei danni all'ambiente - ha aggiunto Profeta - entro le 48 ore della fase di emergenza faremo un monitoraggio delle acque per stimare i danni. Domani partirà una campagna sul Tevere (in cui confluisce il torrente Almone, ndr) per individuare i punti dove ancora bisogna intervenire. Il danno ambientale è minimo. Danni per la popolazione non ce ne sono.

PROVVEDIMENTI La Direzione regionale della Protezione civile del Lazio ha inviato una lettera al comando regionale dei Vigili del Fuoco per richiedere un intervento urgente in merito allo sversamento di idrocarburi nel Fosso dell'Almone, oltre ad aver allertato ed inviato i tecnici dell'Ardis, l'Agenzia regionale per la difesa del suolo. Intanto, arrivano le prime dichiarazioni rassicuranti dalla Protezione Civile: "La situazione è sotto controllo e sono stati contenuti gli effetti inquinanti derivanti dallo sversamento di idrocarburi, per cui le attività operative svolte hanno ridotto al minimo il rischio di danni ambientali". "Al momento - prosegue la nota - lo sversamento è confinato all'interno di un reticolo che confluisce nel depuratore di Roma Sud, dove i vigili del Fuoco da stamane sollecitati anche dalle segnalazioni del Centro funzionale della Protezione civile regionale, hanno predisposto le panne per l'assorbimento dei liquidi inquinanti al fine di evitare che raggiungano il Tevere". La Protezione civile del Lazio fa sapere inoltre di aver già inviato "sei squadre di associazioni di volontariato per monitorare il corso d'acqua, dal depuratore fino alla foce, e segnalare ai vigili del fuoco eventuali zone di ristagno che potrebbero dare origine a macchie di idrocarburi".

DEPURATORE ROMA SUD. Gli sforzi dei vigili del fuoco e della protezione civile di Roma sono "tutti concentrati a evitare lo sversamento del gasolio nel Tevere e in questo momento stiamo lavorando soprattutto al depuratore di Roma sud". Lo ha riferito l'ingegnere Francesco Mele, responsabile del centro funzionale della protezione civile del Lazio, dopo la riunione a Roma per fare il punto sull'emergenza provocata dallo sversamento di migliaia di litri di gasolio nel torrente Almone. "Speriamo che il rischio ambientale sia sostenuto in modo sostanziale - ha detto Mele - Il gasolio è arrivato quasi tutto al depuratore, ma ci è arrivato già emulsionato grazie agli interventi fatti. Ora bisogna evitare che si riaggreghi nel Tevere a valle del depuratore". L'esperto della protezione civile ha spiegato che il gasolio, in quantità inferiore a quanto ipotizzato in un primo momento, "è stato intercettato nel primo tratto dove l'Almone si immette nel collettore della rete fognaria".