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Venerdì, 19 Aprile 2024
Appio Claudio Cinecittà / Via Lemonia

San Policarpo, non basta l'impegno dei cittadini. L'area giochi resta senza scivoli e altalene

Gli striscioni appesi all'ingresso del Parco degli Acquedotti ricordano che il problema dell'area giochi non è stato risolto. Nel corso di un anno e mezzo tutte le iniziative intraprese dai cittadini, sono rimaste totalmente disattese

L’area giochi di via Lemonia non è mai stata ripristinata. Dopo un anno e mezzo, nonostante le numerose richieste d’intervento, il Comune non ha provveduto a fare nulla. Resta un piazzale con la terra battuta, qualche panchina e dei cestini per i rifiuti. Tutto qua. Le altalene, gli scivoli e tutti gli altri arredi sono stati eliminati. Non senza alimentare le proteste dei residenti.

GLI STRISCIONI - “Alle prossime elezioni non votiamo per chi ha distrutto il parco giochi” si legge nel viale d’accesso al Parco degli Acquedotti. “Per la rimozione avete speso migliaia di euro ,  vergogna!” ammonisce un altro striscione, appeso sulla ringhiera dell’ex area ludica. L’umore dei residenti è nero.  Ed è comprensibile dal momento che, le loro aspettative, sono state totalmente disattese dall’amministrazione cittadina e municipale.

L'ALTERNATIVA - Le lettere della Comunità territoriale e quelle dell’ex Presidente Fantino, sono rimaste inascoltate. Il Comune ha fatto le classiche orecchie da mercante. Ed a farne le spese sono stati i bambini del quadrante ed il portafogli dei loro genitori. Questi ultimi infatti, per accontentare i propri figli, si trovano a dover acquistare qualche gettone dal giostraio lì vicino. 

I TENTATIVI FALLITI - Nel corso degli anni, i tentativi di riqualificare l’area giochi non sono mancati. Ci hanno provato gli attivisti di Cinecittà Bene Comune dapprima cercando di aggiustare le altalene rotte. Poi, dal momento che questa possibilità è stata negata, lanciando una campagna di raccolta fondi per acquistarli. Anche un privato, intervistato da Romatoday, si era dichiarato interessato all’area. L’avrebbe riportata agli antichi fasti in cambio di un cartello con cui sponsorizzare la propria attività commerciale. Anche quell’iniziativa non ha trovato sponde. Restano gli striscioni appesi sulla ringhiera dell’ex area giochi. E la sensazione che, la farraginosa macchina burocratica, abbia prevalso ancora una volta sull’interesse pubblico.

San Policarpo: l'area ludica senza giochi

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