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Anagnina Anagnina / Via Gasperina

Torre di Mezzavia: il rischio delle occupazioni è sempre in agguato

Il simbolo del quartiere, nonostante sia pericolante, è spesso oggetto di occupazioni estemporanee. Per il Comitato di Quartiere l'unica soluzione percorribile è quella di riqualificarla e renderla fruibile

L’importanza simbolica che la Torre di Mezzavia può avere per gli abitanti d’un quartiere che ne ha preso il nome, è piuttosto intuitiva. Ciò nonostante l’edificio è frequentemente oggetto di occupazioni, anche estemporanee, che tendono a ripresentarsi dopo gli inevitabili sgomberi.

A RISCHIO OCCUPAZIONE - “Ci sono un sacco di persone che non hanno un tetto, per le quali la Torre rappresenta un riparo. Di sgomberi ce ne sono stati tanti, l’ultimo poco più d’un mese e mezzo fa – ci ricorda Antonio Rainone Presidente del CdQ Torre di Mezzavia – ma sappiamo ormai come vanno queste cose, e le occupazioni tendono a ripresentarsi. Servono soluzioni diverse”.

LA NECESSARIA RIQUALIFICAZIONE - L’edificio, di importanza nevralgica durante il Medioevo perché situato  tra due strade molto transitate, l’antica via Latina e via Tuscolana, sembra anche vittima di episodi vandalici. “Dovrebbero assegnarlo, ma l’area è vincolata ed il complesso va ristrutturato. In passato si sono fatti avanti dei privati – ci spiega Rainone – ma pare che la Sovrintendenza abbia bocciato i loro progetti”.

LA FRUIZIONE DELLA TORRE - L’edificio, costruito sopra una struttura d’età imperiale, è stato più volte anche ripulito dai rovi che tendono a crescervi. Ma la sua riqualificazione, secondo il Comitato di Quartiere, è inevitabilmente legata ad una sua fruizione. “Nonostante le nostre richieste di recupero del manufatto, nessuna soluzione è ancora stata trovata. E per noi – conclude l’intervista Rainone - è davvero un peccato”.

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