Osteria del Curato: al via il confronto sulla gestione del Centro Civico
I cittadini che vogliono contribuire a definire le modalità di gestione de "La casa del quartiere", potranno farlo prendendo parte agli incontri organizzati in Municipio. Il CdQ invita alla partecipazione: "Vogliamo dar vita ad un'esperienza di autogestione"
Il sogno si fa davvero più concreto. Forse perchè è sfumata la data di apertura che il Vicesindaco aveva annunciato per la scorsa primavera. O più probabilmente perchè nel territorio se ne sente davvero la necessità. Fatto sta che l'attesa, salita alle stelle, sta per essere premiata. Il traguardo di veder funzionare il Centro Civico di Osteria del Curato, è davvero molto vicino.
IL PROCESSO PARTECIPATIVO - La prima data utile, per tornare a ragionare di quest'agognata struttura, è quella di giovedì 9 luglio. In quell'occasione "potremo iniziare quel processo di confronto continuo che costituirà il modello di gestione del nuovo Centro Civico – scrive Elio Graziani, Presidente del CdQ - Parliamo di processo poiché si tratterà di un lavoro continuamente in corso, che svolgeremo collettivamente e che sarà sottoposto al vaglio costante della volontà generale. L'obiettivo – aggiunge Graziani - è di dar vita ad un'esperienza di autogestione attraverso cui realizzare le scelte che ci prefiggeremo insieme".
LA CASA DEL QUARTIERE - L'attesa è tale che ormai quella struttura, è stata ribattezzata "La casa del quartiere". Un luogo dove "poter sviluppare vita sociale". Molto più quindi di un mero edificio, somiglia piuttosto ad un tempio tributato alla "cittadinanza civicamente attiva", per usare un'espressione del Comitato di Quartiere. Chi fosse interessato a prender parte a quest'esperimento di democrazia partecipata, che sarà caratterizzato da "una conduzione trasparenze, fermamente mirata allo scopo e quotidianamente soggetta al controllo popolare"sottolinea Graziani, potrà farlo recandosi direattamente nella sala rossa del Municipio VII. Appuntamento quindi al IV Piano, per le ore 17,30 di giovedì. "Se ciascuno non farà mancare il proprio apporto solidale – chiosa il Presidente del CdQ - potremo concretamente creare condizioni migliori di vita comunitaria".
