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Sabato, 20 Aprile 2024
Tuscolano Cinecittà / Viale Marco Fulvio Nobiliore

Cinecittà-Don Bosco, un killer silenzioso abita il quartiere: l’amianto

Nei quartieri Don Bosco e Cinecittà i cittadini convivono da anni con un killer silenzioso: l'amianto. I residenti: "La gente continua a non porsi il problema, ogni giorno si staccano fibre di veleno"

Molti cittadini dei quartieri Don Bosco e Cinecittà convivono da anni con un killer micidiale, fuorilegge e silenzioso: l’amianto. Il suo deterioramento produce fibre velenose per l’uomo, in grado di far contrarre malattie gravi come l’adenocarcinoma polmonare o la mesotelioma pleurico. Tali patologie possono provocare anche la morte, dando vita ad uno strano fenomeno di rischio calcolato, spesso sottovalutato anche dai diretti interessati, tuttora presente per le strade della Capitale. Il blog FortezzaBastiani ha quindi prodotto a proposito un approfondimento, che coinvolge direttamente anche l’autore del post, relativo alla situazione di due quartieri ad alta densità demografica come Don Bosco e Cinecittà.

“Non stiamo parlando di edifici pubblici, che in qualche modo, salvo deprecabili eccezioni che continuano a spuntare ogni tanto, si stanno risanando, ma proprio dei condomini dove abitiamo, privati o di enti che siano, e su cui invece si fa ben poco – chiarisce subito il blogger, espressione di un pensiero comune a molti altri residenti della zona - Si sa con certezza che poche fibre inalate di quel materiale possono portare a una atroce morte. Eppure la gente continua a non porsi il problema preferendo far finta di nulla ed evitando di alzare gli occhi al cielo a guardare quelle tegole consumate di eternit da cui ogni giorno si staccano fibre di veleno”.

Amianto a Cinecittà e Don Bosco 4/12/12 - Foto di G.Drogo

VIA STILICONEAlcune delle foto presenti, scattate da un residente, “si riferiscono al condominio in via Flavio Stilicone numero 247. Pezzi di lastre di eternit spezzate, consumate e abbandonate lì dove si trovavano, all'aria. Quel palazzo, di proprietà Enasarco – prosegue il post a firma di Giovanni Drogo -, l'anno scorso è stato bonificato. E infatti presenta un nuovo tetto. Non così quello gemello affianco, al numero 259 di via Flavio Stilicone, che invece ha ancora le stesse pericolosissime tegole nello stesso pessimo stato”.

VIA FLAVIANO/STOLONE - Sono tanti i palazzi che a vista presentano coperture in eternit, anche in prossimità di un palazzo fra via Ampio Flaviano e via Licinio Stolone: “Sono stati fatti dei lavori, ma quelle che sembrerebbero (il condizionale è d'obbligo) tegole di eternit sono state lasciate lì al loro posto e l'intervento pare si sia limitato a coprirle con del plexiglass o qualcosa di simile. Se così fosse sarebbe incredibile. In quel condominio hanno speso migliaia di euro per rifare facciate e terrazze e poi però hanno lasciato l'amianto al suo posto?”.

Amianto a Cinecittà e Don Bosco 4/12/12 (2) - Foto di G.Drogo

VIA NOBILIORE“Sempre da verificare, ma parrebbe che anche all'interno dell'edificio al civico 43 di viale Marco Fulvio Nobiliore ci sia Eternit. Anche lì hanno fatto lavori per la sostituzione delle tegole del tetto (si vedono ancora le impalcature) ed è inspiegabile come mai hanno invece lasciato quelle sul cornicione del lato interno che affaccia su via Stilicone”.

ASL - Ma nello specifico, cosa si può fare per iniziare a risolvere questo problema? “Sicuramente che le Asl, a cui spetta come compito, si attivino per un censimento accurato di tutto l'amianto ancora presente nei nostri edifici (tegole, lastre, canne fumarie, cassoni...) – si legge ancora nel post di FortezzaBastiani -. E poi, a seguito di questo censimento, vengano individuate le situazioni più critiche e si costringano i proprietari ad intervenire. Ma soprattutto che una volta fatto il censimento venga fatto un monitoraggio costante nel tempo di tutti i siti a rischio, perché si intervenga ai primi segni di deterioramento e non solo quando ormai è troppo tardi”.

INCENTIVI STATALI - Queste operazioni di rimozione hanno però dei costi elevati che, spesso, ricadono sui soli proprietari, senza alcun aiuto significativo da parte dello Stato. “Sarebbe auspicabile che ci fossero forme di finanziamento o di detassazione per chi è costretto a questi lavori (a dire il vero, qualcosa a livello regionale c'è, ma solo a determinate condizioni). Ma continuando a vedere il problema amianto soltanto sotto il profilo economico, vorremmo far notare ai proprietari degli immobili interessati che finché nell'edificio sarà presente amianto i loro appartamenti varranno molto di meno del loro valore reale – conclude quindi il post - e sicuramente saranno più difficilmente vendibili sul mercato”.

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