La distanza che separa la stazione Anagnina dagli ottomila abitanti del quartiere Romanina è di due chilometri e mezzo. Poco. Il percorso, in linea teorica è così breve che potrebbe essere affrontato anche a piedi.  Se soltanto ci fossero le condizioni per farlo. L'ostacolo che si frappone tra i residenti e la linea A della metropolitana, si chiama però Raccordo Anulare.

UNA QUESTIONE ANNOSA - "E' un problema che ci portiamo avanti da sempre, ma che non è mai stato posto alle istituzioni – spiega Fabrizio Di Meo, presidente del neocostituito Comitato di Quartiere la Romanina – il risultato è che, ai nostri abitanti, non resta che utilizzare l'automobile". Con un video, il cittadino ha mostrato anche altre criticità che caratterizzano la viabilità del quadrante. Soprattutto nel tratto che corre parallelo alla via Tuscolana.

LA DOMANDA - "Diciamo che, dei 2,5 chilometri che si frappongono tra la stazione e la Romanina, duecento metri sono quelli completamente privi di collegamento. La strada ad un certo punto si interrompe. Non c'è neppure un calvalcavia. Percorrerla in alcuni tratti è già complicato, perchè sui marciapiedi ci sono alberi oppure ostacoli che ne riducono di molto l'ampiezza. Però diciamo che in fila indiana si riesce a procedere. Dopodichè, arrivati a ridosso del Raccordo, non c'è una rampa nè un sottopossaggio. Niente. La domanda che pongo alle istituzioni cittadine è molto semplice: si può fare qualche cosa?". La questione non è di poco conto e la soluzione non è di immediata individuazione. Ma il tema è avvertito. E finalmente è stato formalizzato.