Dopo Torre Maura anche Torre Spaccata contro il nuovo piano del trasporto pubblico: "Un’odissea quotidiana"
Pesanti le accuse del comitato all'amministrazione pentastellata: "Inascoltate le richieste dei cittadini, a chi bisogna raccomandarsi per essere ascoltati?"
Dopo Torre Maura anche Torre Spaccata è in protesta per il riassetto del trasporto pubblico locale. Dal comitato di quartiere: “Scelte incomprensibili che penalizzano un intero quadrante”.
La protesta di Torre Maura
Nei giorni scorsi a scendere in strada erano stati i cittadini di Torre Maura che, durante un sit-in organizzato dal Partito Democratico, hanno contestato la soppressione del capolinea della linea 556 da Torre Maura prevista nel nuovo assetto del trasporto pubblico locale deciso dall’amministrazione a cinque stelle. Adesso sono i residenti del vicino quartiere Torre Spaccata a lamentare l’assenza di collegamenti, lo stato di abbandono delle stazioni metro e la poca sicurezza. Non solo: “Da anni chiediamo il prolungamento della linea 558 fino alla metro Anagnina e da anni restiamo inascoltati” ha commentato Antonella Manotti, vice presidente del comitato.
"Il nuovo piano taglia fuori un intero quadrante"
Nei programmi di revisione del TPL proposto dall'Amministrazione comunale e municipale infatti, è prevista la soppressione della linea 558 sostituita con il 557 che effettuerà lo stesso percorso fino al capolinea di Torre Maura dove chi vorrà raggiungere Anagnina dovrà salire a bordo della linea 556. “Quest'ultima linea, che transiterà per via Casilina e via Peresio, taglierà di fatto fuori dal suo percorso tutto il quartiere da via Lizzani fino a via Martellotti. Almeno fino a quando non sarà attuata la viabilità in via Pietro Romano con svolta in viale dei Romanisti” hanno spiegato dal comitato. “Francamente non si comprendono queste scelte – ha proseguito Manotti - che vanno a penalizzare un quadrante già sofferente per il mancato ripristino del trenino "Laziali - Giardinetti" e per una Metro C che presenta ancora molte problematiche: soste più lunghe in banchina, una frequenza delle corse che si attesta ogni 12 minuti, aria condizionata che si rompe, interruzione improvvisa del servizio e scale mobili fuori uso”.
Stazioni metro al buio, allarme sicurezza
Non solo. Il comitato di quartiere ha sollevato anche un problema rispetto alla mancata sicurezza: “Oltre al decoro urbano delle stazioni e della mancanza di illuminazione nelle stazioni più periferiche che aumenta i rischi per chi rientra in tarda sera”. "A tutto ciò – ha sottolineato il comitato - si aggiunge la penalizzazione per i cittadini di Torre Maura che soltanto qualche giorno fa, hanno protestato per la soppressione del capolinea della linea 556 attualmente in sosta nell'area della stazione metro C di Torre Maura”.
L’accusa: “Scelte non condivise con i cittadini”
“La nostra odissea quotidiana viene resa ancor più complessa da scelte cervellotiche, attuate senza alcuna condivisione con gli abitanti del quartiere: il contesto è ancor più inaccettabile se si guarda alle soluzioni adottate per altri versanti del Municipio, dove sono state accolte soluzioni proposte dai cittadini”. Infine il comitato ha alzato il tiro: “Quali sono i criteri adottati? A chi bisogna raccomandarsi perchè i problemi di Torre Spaccata entrino nell'agenda dell'Amministrazione Municipale?"